Bitcoin supera i 94.000 $ e i piccoli investitori si scatenano: siamo davvero all’inizio di una nuova era finanziaria o è solo l’ennesima illusione? Gli esperti mettono in guardia dal rischio di una correzione imminente, mentre i grandi operatori muovono nell’ombra. Cosa dobbiamo aspettarci davvero?
C’è un momento, nel mondo delle criptovalute, in cui tutto sembra muoversi troppo in fretta. Scrolli la home, vedi notizie che parlano di Bitcoin sopra i 94.000 $, chat piene di persone che si chiedono se sia il caso di investire ora o mai più. L’ansia cresce, la voglia di partecipare pure. Ma proprio quando l’entusiasmo è alle stelle, si insinua un dubbio: e se tutto questo fosse solo un’illusione collettiva? La storia recente ci ha insegnato che spesso l’euforia dei piccoli investitori coincide con momenti di svolta inaspettati. Siamo di fronte a un’occasione irripetibile o all’ennesimo ciclo che si ripeterà?

Nel frattempo, ci si interroga anche sul ruolo dei cosiddetti “whales”, quei grandi investitori capaci di influenzare i mercati. E poi ci sono gli analisti, quelli veri, che guardano ai grafici, agli indicatori e alla storia passata per provare a capire dove stiamo andando. E mentre noi ci chiediamo se sia giusto salire ora sul treno, loro osservano segnali che potrebbero suggerire cautela. Ma cosa ci dicono esattamente?
FOMO e piccoli investitori: il pericolo nascosto dietro l’euforia
Secondo l’ultima analisi di Santiment, società specializzata nell’analisi on-chain, la recente impennata di Bitcoin oltre i 94.000 $ ha scatenato un’ondata di FOMO tra i retail traders. Ma cosa significa esattamente FOMO? L’acronimo sta per Fear Of Missing Out, ovvero la “paura di restare fuori”. È quella sensazione ansiosa che spinge molte persone a prendere decisioni affrettate, temendo di perdere un’occasione imperdibile. Nelle criptovalute, il FOMO si manifesta quando, vedendo il prezzo salire rapidamente, gli investitori entrano sul mercato in massa, alimentando ulteriormente l’euforia.

Santiment segnala che un picco di attività social e di ricerche online legate a Bitcoin è spesso un segnale di surriscaldamento. In altre parole, quando “tutti” parlano di comprare, è il momento in cui conviene fermarsi e riflettere. Contemporaneamente, come riporta Glassnode, i portafogli con grandi quantità di BTC stanno continuando ad accumulare: negli ultimi 30 giorni, i wallet con più di 10 BTC hanno incrementato le riserve di oltre 50.000 BTC. Questo potrebbe indicare una fiducia a lungo termine, ma anche una strategia per sfruttare l’euforia dei piccoli per vendere al momento giusto.
Indicatori tecnici e scenari possibili: cosa ci dicono i dati
Guardando agli indicatori tecnici, il Relative Strength Index (RSI) di Bitcoin è ormai in zona di ipercomprato, segnalando un eccesso nella domanda. Anche le Bande di Bollinger, che misurano la volatilità, si stanno ampliando notevolmente, spesso preludio di forti oscillazioni. Secondo CryptoQuant, si sta registrando un aumento delle transazioni in entrata verso gli exchange, suggerendo che alcuni investitori potrebbero prepararsi a vendere.
Non tutto però è negativo. Gli ETF su Bitcoin negli Stati Uniti, come riportato da Bloomberg, hanno registrato flussi netti positivi per oltre 2,6 miliardi $ solo nell’ultima settimana. Inoltre, secondo ARK Invest, il potenziale di crescita di Bitcoin resta elevato, con proiezioni che vanno da 300.000 $ fino a 2,4 milioni $ entro il 2030, in base alla diffusione globale.
Davanti a questo scenario, è fondamentale non farsi travolgere dall’emotività. Agire d’impulso, spinti dal FOMO, può costare caro. Forse vale la pena fermarsi a pensare: è davvero il momento giusto, o solo il momento più rumoroso?