Bitcoin e oro in rialzo mentre le borse crollano: il “decoupling” è davvero iniziato? Gli esperti si dividono tra chi parla di una svolta storica e chi invita alla prudenza. Scopri cosa si nasconde dietro questo inedito movimento dei mercati.
A volte, le certezze finanziarie sembrano improvvisamente svanire. Per anni ci siamo abituati a vedere Bitcoin seguire da vicino l’andamento delle borse, soprattutto quelle americane. Quando il Nasdaq saliva, anche Bitcoin festeggiava. Quando il mercato crollava, la criptovaluta non era da meno. Ma ora, qualcosa di nuovo sta accadendo. Mentre le azioni subiscono un brusco calo, Bitcoin – insieme all’oro – prende una direzione opposta, segnando guadagni importanti. È un segnale che sta nascendo un nuovo equilibrio? O è solo un’illusione passeggera?
Gli investitori si interrogano: possiamo davvero considerare Bitcoin una sorta di “oro digitale”? E se sì, cosa cambia per chi cerca rifugio dalla tempesta dei mercati tradizionali? Le risposte, come spesso accade in finanza, non sono così immediate.
Nelle ultime settimane, molti osservatori hanno iniziato a parlare di decoupling, ovvero di una divergenza tra l’andamento di Bitcoin e quello delle borse. Secondo CoinDesk, il 17 aprile, mentre il Nasdaq 100 registrava un calo superiore al 3%, Bitcoin guadagnava lo 0,46%. Non si tratta di un caso isolato: anche nei giorni successivi, il pattern si è ripetuto, spingendo analisti e investitori a chiedersi se questa volta la rottura della correlazione sia reale.
A rendere ancora più interessante la situazione è il comportamento dell’oro. Sempre secondo AP News, il metallo prezioso ha toccato i 3.300 $ l’oncia, il massimo storico. Oro e Bitcoin, quindi, salgono insieme, mentre dollaro e azioni scendono. Storicamente, l’oro è sempre stato visto come un rifugio sicuro nei momenti di crisi. Che anche Bitcoin stia guadagnando lo stesso status?
Non tutti però sono convinti che il decoupling sia destinato a durare. Secondo un’analisi di Decrypt, alcuni analisti ritengono che i recenti movimenti di Bitcoin siano legati a fattori temporanei, come la debolezza del dollaro e le tensioni geopolitiche, piuttosto che a un vero cambiamento strutturale.
Al contrario, Chris Wood di Jefferies, in un report citato da The Economic Times, sostiene che Bitcoin stia maturando come asset e stia iniziando a comportarsi sempre più come una riserva di valore. Per Wood, la crescita della criptovaluta, anche in momenti di crisi dei mercati tradizionali, è un segnale chiaro della sua evoluzione nel panorama finanziario globale.
Tuttavia, altri esperti, come quelli di CryptoQuant, invitano alla cautela. Nei loro ultimi dati emerge che la volatilità di Bitcoin resta elevata e che il rischio di un ritorno alla correlazione con le azioni non può essere escluso. Per ora, ciò che possiamo osservare è un cambio di passo, ma il futuro resta ancora tutto da scrivere. Forse, la domanda giusta non è se Bitcoin si sia davvero “sganciato”, ma per quanto tempo questa nuova rotta potrà durare.
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