S&P ha rivisto al rialzo i rating di quindici banche italiane, segnando un importante riconoscimento alla solidità del sistema bancario nazionale. Tra le promosse figurano UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM e Iccrea. Un segnale forte che riflette progressi reali nei modelli di business, nella redditività e nella gestione del rischio.
Per anni il settore bancario italiano è stato considerato fragile, afflitto da crediti deteriorati e da una redditività spesso al di sotto della media europea. Ma qualcosa è cambiato. L’ultimo aggiornamento di S&P Global Ratings, pubblicato nell’aprile 2025, conferma che molte delle principali banche del Paese stanno beneficiando di trasformazioni profonde e strutturali. Il miglioramento del rating sovrano dell’Italia da BBB a BBB+, annunciato l’11 aprile, ha fatto da catalizzatore per la revisione al rialzo di una lunga lista di istituti bancari italiani.
La motivazione è chiara: per S&P, le banche italiane mostrano oggi una redditività più solida, una migliore qualità degli attivi e modelli di business più resilienti. Inoltre, la stabilità politica e la continuità del governo hanno rafforzato la percezione del sistema finanziario come affidabile e coerente con gli obiettivi di sostenibilità macroeconomica. E a trarne beneficio sono nomi noti come UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM e Iccrea, ognuna con peculiarità specifiche.
Tra le più citate da S&P, spicca UniCredit, che ha visto il proprio rating a lungo termine salire a BBB+, con outlook positivo. È un riconoscimento non solo alla solidità patrimoniale dell’istituto, ma anche alla sua diversificazione geografica e alla capacità di generare valore in contesti differenti. Come sottolineato da Affari Italiani, S&P ha aperto la porta a un possibile futuro upgrade sopra il rating dello Stato, un’ipotesi rara e significativa.
Anche Intesa Sanpaolo ha beneficiato del miglioramento, ottenendo il rating BBB+ con outlook stabile. L’agenzia ha confermato il rating di breve termine a A-2, evidenziando la forza della banca nella gestione del credito, il ruolo sistemico a livello nazionale e la coerenza strategica del gruppo. Secondo quanto riportato dal sito ufficiale dell’istituto, si tratta di un segnale forte per investitori istituzionali e mercati internazionali.
Banco BPM, pur mantenendo il rating a BBB, ha ottenuto un miglioramento dell’outlook da stabile a positivo, grazie alla progressiva normalizzazione del rischio di credito e al consolidamento dei margini. Come riporta SoldiOnline.it, l’agenzia ha segnalato anche l’eventualità di un futuro rialzo in caso di operazioni strategiche favorevoli, come una possibile integrazione con UniCredit.
Infine, Iccrea Banca ha registrato un miglioramento diretto: il suo rating passa da BBB- ad A-2 a BBB/A-2, con outlook stabile. S&P ha riconosciuto i risultati della rete delle BCC nel rafforzamento della governance, nella gestione del rischio e nella capitalizzazione. Il report ufficiale pubblicato su emarketstorage.it mette in evidenza come l’approccio cooperativo, spesso sottovalutato, possa rappresentare un modello di solidità in contesti complessi.
I rialzi di rating rappresentano più di un semplice aggiustamento tecnico: sono il risultato di anni di riforme, razionalizzazioni e strategie mirate. Le banche italiane sono oggi percepite come più forti, più redditizie e meno esposte al rischio sistemico. Un cambiamento di prospettiva che potrebbe aprire la strada a un rinnovato interesse da parte degli investitori internazionali.
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