Scambiate a sconto: le 3 azioni italiane che secondo gli analisti potrebbero salire oltre il +30%

Alcune azioni italiane mostrano rapporti P/E inferiori a 10, segnale che per molti investitori indica sottovalutazione. Ma non tutte le occasioni sono uguali: tra le più interessanti, secondo gli analisti, spiccano tre titoli in particolare. Ecco quali potrebbero offrire il maggior potenziale nel prossimo anno.

In un mercato dominato da incertezza e rotazione settoriale, i multipli diventano uno strumento chiave per selezionare titoli a buon prezzo. Tra questi, il P/E (price-to-earnings) è uno dei più osservati: un valore inferiore a 10 è spesso letto come indice di sottovalutazione, soprattutto se accompagnato da fondamentali solidi e buone prospettive di crescita. Ma come sempre accade in Borsa, il contesto fa la differenza: un P/E basso può essere un’opportunità, oppure un segnale di rischio sottostante.

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Azioni a sconto che potrebbero salire di oltre il 30% – crypto.it

L’analisi dei titoli italiani con P/E inferiore a 10 e target di prezzo positivo nel file esaminato mette in evidenza nomi noti del panorama finanziario e industriale. Tra questi troviamo Stellantis, Tenaris e Azimut, tre società con valutazioni basse e, secondo diversi analisti, buone potenzialità di apprezzamento nel medio termine. Le azioni italiane sottovalutate continuano a essere nel mirino di chi cerca valore, e questi tre titoli si distinguono per il forte potenziale di rialzo nei prossimi dodici mesi.

Stellantis, valutazione bassa e target ambiziosi

Con un rapporto P/E di 4,59, Stellantis è tra le azioni più sottovalutate del listino. Secondo quanto riportato da SoldiOnline.it, gli analisti di UBS, Jefferies e Barclays mantengono una visione positiva sul titolo, supportata da margini solidi, sinergie post-fusione e piani di elettrificazione avanzati, con investimenti importanti previsti in Europa e Nord America.

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Per le azioni Stellantis valutazione bassa e target ambiziosi – crypto.it

Il prezzo obiettivo medio indicato da MarketScreener è di 24,60 €, con un massimo di 27,00 € e un minimo di 21,00 €, rispetto a un prezzo attuale di circa 17,91 €. Il potenziale di crescita stimato è del +37,38%, il più alto tra le azioni considerate. La presenza nei principali mercati globali, la diversificazione dei marchi e la capacità di generare cassa anche in contesti sfidanti restano i principali punti di forza.

Tenaris e Azimut: rendimenti attesi solidi e prospettive settoriali

Anche Tenaris presenta un P/E basso (6,31) e un target di prezzo elevato. Il settore energia continua a beneficiare della transizione e della domanda globale di infrastrutture. Gli analisti di Equita SIM e Kepler Cheuvreux vedono il titolo come interessante nel medio termine, con un prezzo obiettivo medio di 17,80 €, un massimo di 20,50 € e un minimo di 15,00 €, a fronte di una quotazione attuale di circa 13,29 €. Il potenziale di rialzo è pari al +33,98%. Anche i multipli EV/EBIT e P/CF appaiono contenuti, segnale ulteriore di sottovalutazione.

Tra i titoli finanziari, spicca Azimut, che con un P/E di 5,41 unisce una valutazione bassa a una buona capacità di generare utili. Secondo Banca Akros e Intesa Sanpaolo, la gestione efficiente dei flussi di cassa e l’orientamento alla redditività del business rendono Azimut una scommessa interessante. Il target medio è di 26,90 €, con stime tra 24,00 € e 30,00 €, rispetto a un valore attuale intorno a 22,21 €. Il potenziale di crescita del 21,05% è accompagnato da un dividendo costante e da solidi indici patrimoniali.

Le tre azioni si distinguono per posizionamento, settori diversi e approccio alla crescita, ma sono accomunate da valutazioni contenute e attenzione da parte degli analisti. In un contesto di mercato dove il valore torna a essere protagonista, queste opportunità non passano inosservate.

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