Caltagirone si conferma una delle mid cap più solide e sottovalutate del mercato italiano, grazie a multipli contenuti, dividendi in crescita e una stagionalità sorprendente. Numeri alla mano, il titolo continua a offrire un mix interessante di rendimento e stabilità.
Nel 2024 Caltagirone ha messo a segno una performance azionaria di +52,22%, dopo il +36,51% del 2023 e il +32,11% del 2021, confermando una tendenza positiva sostenuta da fondamentali robusti. Il fatturato ha raggiunto 2,09 miliardi €, con una crescita dell’8,45% rispetto all’anno precedente. L’EBITDA si attesta a 385,35 milioni €, mentre l’utile netto è rimasto solido a 130,07 milioni €, in lieve calo (−0,76%) ma comunque ben sopra i livelli pre-2022. I principali indicatori di valutazione continuano a segnalare sottovalutazione: il P/E è pari a 6,24, il P/FCF 1,49 e il P/B solo 0,43, valori ben inferiori alla media di settore. Il prezzo su fatturato (0,39) suggerisce inoltre un forte sconto rispetto alla capacità di generare ricavi.

Dal punto di vista della redditività, la società mostra margini solidi: il margine lordo è al 37,50%, quello operativo al 10,27%, mentre l’EBITDA margin è al 18,72%. I ritorni sono interessanti anche per gli investitori: il ROE è al 7,65% e il ROA al 2,91%, dati che riflettono una gestione efficiente del capitale. In termini di liquidità, Caltagironepresenta un current ratio di 1,92 e un quick ratio di 1,32, segno di una struttura finanziaria ben bilanciata. A completare il quadro, un flusso di cassa operativo stabile e positivo.
Dividendi in crescita costante e valutazioni interessanti
Un elemento chiave dell’attrattività di Caltagirone è la stabilità della redditività e la generosa distribuzione di utili. Il dividendo per il 2025 è fissato a 0,27 € per azione, con stacco il 19 maggio e pagamento previsto per il 21 maggio, per un rendimento del 3,78%. La media quinquennale mostra una progressione costante: da 0,07 € nel 2019, passando per 0,15 € nel 2022, fino a 0,25 € nel 2023. Il payout ratio attuale al 24,94% lascia spazio a ulteriori incrementi futuri, pur mantenendo un margine di sicurezza sostenibile.

Dal punto di vista della valutazione, il titolo appare ancora sottovalutato: secondo MarketScreener, il prezzo obiettivo medio è pari a 8,10 €, con un target massimo di 8,50 € e un minimo di 7,70 €. Rispetto alle quotazioni attuali, intorno a 7,34 €, il potenziale di rialzo varia tra un +4,9% e un +15,8%. Nonostante negli ultimi tre mesi Soldionline.it non abbia riportato nuove raccomandazioni degli analisti sul titolo, questo potrebbe riflettere una percezione di stabilità piuttosto che una mancanza di interesse.
Stagionalità favorevole e prospettive tecniche
I dati storici di stagionalità confermano una tendenza molto chiara: Caltagirone tende a registrare le sue migliori performance nel primo semestre dell’anno. Nel 2024, il titolo ha già segnato un +52,22%, dopo il +36,51% del 2023e il +32,11% del 2021, a conferma di un trend solido e ricorrente. Anche nel 2025, pur in un contesto più cauto, è già salito dell’1,22%, mentre il 2022, unica eccezione recente, ha visto un calo del −20,36%.
Questi pattern suggeriscono un potenziale punto d’ingresso interessante per gli investitori orientati al timing stagionalee alle strategie cicliche. L’andamento stabile degli utili e la coerenza nei fondamentali rafforzano l’ipotesi che il titolo possa continuare a performare positivamente nei prossimi mesi. In sintesi, tra rendimento da dividendo, valutazioni contenute e dinamiche stagionali favorevoli, Caltagirone si posiziona come un’opzione credibile nel panorama delle mid cap italiane.