Il “termometro della paura” batte l’S&P 500: come leggere il VIX per anticipare il mercato

L’indice VIX e l’S&P 500 sono due strumenti chiave per chi investe nei mercati azionari: il primo misura la volatilità implicita, il secondo è l’indice più rappresentativo dell’economia americana. Ma c’è un aspetto poco noto al grande pubblico: tra i due esiste una correlazione inversa molto forte. Conoscere questa relazione può aiutare a leggere meglio i movimenti del mercato, anticipare fasi di turbolenza e costruire strategie più efficaci di gestione del rischio.

Chi ha seguito la crisi finanziaria del 2008 o il crollo dei mercati nel 2020 ricorderà probabilmente l’impennata dell’indice VIX, noto anche come “indice della paura”. Durante quei periodi di panico generalizzato, mentre l’S&P 500 crollava, il VIX saliva vertiginosamente, superando addirittura quota 80.

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Come leggere il VIX per anticipare il mercato – crypto.it

Non si tratta di coincidenze: la storia dei mercati ci insegna che il VIX tende a salire quando l’S&P 500 scende, e viceversa. Questa dinamica è talmente ricorrente da essere ormai considerata una regola statistica. Ma quanto è forte, davvero, questa relazione? E cosa significa per chi investe?

Correlazione negativa: come si muovono VIX e S&P 500

Storicamente, la correlazione tra il VIX e l’S&P 500 è fortemente negativa, con una media che oscilla tra −0,70 e −0,81, secondo i dati pubblicati da VIXFAQ.com e IG Markets. In parole semplici, significa che quando l’indice S&P 500 perde terreno, il VIX tende ad aumentare in modo significativo, riflettendo l’aumento della paura e della domanda di protezione da parte degli investitori.

Durante eventi estremi come la crisi del 2008 o il crash pandemico del marzo 2020, la correlazione è arrivata a superare il −0,90, evidenziando una perfetta antisimmetria nei movimenti. Il motivo è semplice: quando gli investitori temono un crollo dei mercati, acquistano opzioni per coprirsi dal rischio, facendo salire la volatilità implicita e quindi il valore del VIX.

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Tra il VIX e l’S&P500 c’è una forte correlazione negativa – crypto.it

Non mancano tuttavia le eccezioni. In circa il 20% delle giornate di contrattazione, i due indici si muovono nella stessa direzione. È ciò che accade, ad esempio, in fasi di transizione, quando il mercato prezza sia nuove opportunità sia possibili rischi. Lo evidenzia un’analisi pubblicata da Macroption.com, che mostra come in contesti particolari anche un aumento del VIX possa coincidere con un rialzo dell’S&P 500, specie quando l’incertezza è alta ma l’orientamento del mercato resta costruttivo.

Il VIX come strumento di interpretazione e strategia

La correlazione tra VIX e S&P 500 ha implicazioni pratiche non banali. In primo luogo, il VIX può essere utilizzato come copertura, specialmente in fasi di alta volatilità o preoccupazioni macro. In secondo luogo, rappresenta un indicatore utile di sentiment di mercato: un VIX sopra quota 30 segnala spesso un eccesso di paura, che può offrire opportunità per strategie contrarian.

Al contrario, un VIX persistentemente basso – sotto 15 – può indicare una fase di compiacenza, dove il rischio di correzione aumenta. Alcuni trader, inoltre, sfruttano la relazione inversa tra i due indici per costruire strategie di volatility trading, approfittando degli sbalzi del mercato attraverso strumenti derivati o ETF legati alla volatilità.

Sapere che il VIX sale quando l’S&P 500 scende non è solo una curiosità da manuale di finanza: è un’informazione chiave per comprendere il comportamento degli investitori nei momenti critici. E in un contesto come quello attuale, dove le tensioni geopolitiche e l’incertezza sui tassi restano elevate, monitorare l’andamento del VIX può fare la differenza tra subire il mercato… o anticiparlo.

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