Ethereum potrebbe davvero salire del 200% entro fine anno? Secondo Geoff Kendrick di Standard Chartered, ETH ha tutte le carte in regola per raggiungere gli 8.000 $ nel 2024 e addirittura 14.000 $ nel 2025. Un’accelerazione del genere riaccende l’interesse degli investitori e solleva una domanda cruciale: è questo il momento giusto per puntare su Ethereum? E cosa potrebbe davvero innescare una crescita così esplosiva nei prossimi mesi?
C’è un momento, sui mercati, in cui tutto sembra allinearsi. Gli indicatori tecnici, i segnali macroeconomici, le scelte delle autorità regolatorie. Ethereum, oggi, si trova esattamente in uno di quei momenti. E non è un caso se il mercato comincia a sussurrare numeri fino a poco tempo fa impensabili. Si parla di un raddoppio, anzi: di una salita oltre il +200%. Non è il classico entusiasmo da social, ma una previsione firmata da una voce autorevole come Geoff Kendrick, analista capo cripto di Standard Chartered.

A dare forza a queste previsioni non sono solo i fondamentali, ma anche eventi recenti che stanno ridisegnando l’ecosistema degli asset digitali. Ethereum, dopo un periodo di consolidamento, sembra pronto per una nuova fase espansiva. Ma cosa serve davvero perché questo scenario si concretizzi?
L’approvazione degli ETF su Ethereum può cambiare tutto
Uno dei motori principali che potrebbe portare Ethereum a superare 8.500 $ è l’approvazione e il lancio degli ETF su ETH spot, avvenuto ufficialmente il 23 luglio 2024. La notizia ha avuto un impatto immediato sul sentiment degli investitori, aprendo la porta a un afflusso massiccio di capitali istituzionali. Investopedia, in un approfondimento dedicato, stima che questi strumenti finanziari potrebbero attrarre fino a 15 miliardi $ nei primi 18 mesi di vita, con effetti diretti sulla domanda di Ethereum.
Questi ETF offrono a banche, fondi pensione e grandi gestori la possibilità di esporsi a ETH senza dover detenere direttamente il token, risolvendo molte delle problematiche legate alla custodia e alla regolamentazione. Si tratta di un cambiamento epocale che, secondo Kendrick, “metterà Ethereum sullo stesso livello di Bitcoin in termini di accessibilità finanziaria”.

In parallelo, anche le dinamiche on-chain confermano un rinnovato interesse. I volumi di staking sono in aumento, le gas fee sono tornate su livelli sostenibili e la rete è sempre più utilizzata per applicazioni reali. In altre parole, Ethereum sta tornando a essere una piattaforma fondamentale per il mondo della finanza decentralizzata e degli smart contract.
Cosa osservare nel breve termine: segnali da non ignorare
Oltre all’effetto ETF, ci sono altri fattori che potrebbero innescare un’accelerazione del prezzo. Il primo è l’andamento del mercato globale delle criptovalute, che sta mostrando segnali di ripresa. Il secondo è l’atteggiamento delle autorità regolatorie statunitensi: eventuali dichiarazioni della SEC favorevoli all’adozione degli ETF potrebbero rafforzare ulteriormente la fiducia del mercato.
A livello tecnico, Ethereum dovrà superare le soglie chiave dei 3.600 $ prima e dei 4.000 $ poi per confermare l’uptrend. Superato questo livello, molti analisti indicano come prossimo obiettivo proprio la fascia tra 8.000 $ e 8.500 $. Kendrick non è il solo a pensarla così: anche Michael van de Poppe, analista seguito su X (ex Twitter), ritiene che ETH abbia “spazio per una corsa parabolica” se le condizioni macro rimangono stabili.
Gli occhi restano puntati anche sull’evoluzione del contesto macroeconomico, in particolare su inflazione e tassi d’interesse. Un’eventuale svolta accomodante da parte della Fed potrebbe rappresentare un ulteriore catalizzatore per il settore cripto, e per Ethereum in particolare.
In un momento in cui l’attenzione degli investitori si sposta sempre più sugli asset con prospettive di crescita reale, Ethereum torna al centro del palcoscenico. Il futuro non è garantito, ma i segnali iniziano a diventare difficili da ignorare.