Cosa può spingere una delle più grandi aziende farmaceutiche al mondo verso un nuovo slancio in Borsa dopo anni di discesa? I numeri sono chiari, le analisi pure, ma il mercato ha il suo tempo e i suoi umori.
Con una raccomandazione media degli analisti che invita ad “accumulare”, Pfizer si trova davanti a un bivio: è solo una pausa prima della ripartenza o un lento scivolare verso livelli dimenticati?

Una discesa costante dai massimi del 2021 ha messo a dura prova la pazienza degli investitori. Ora, a ridosso di supporti tecnici chiave, si apre una finestra di possibilità, o forse di illusione.
Ribasso del 60% per il titolo Pfizer
Dal grafico ai fondamentali, passando per le ultime notizie, qualcosa si muove. Ma sarà abbastanza? È il momento giusto per avvicinarsi a Pfizer, o c’è ancora da aspettare che la nebbia si diradi?

Quando si parla di Pfizer, è inevitabile tornare con la memoria agli anni del boom, tra vaccini e una visibilità mediatica altissima. Ma il mercato non ha memoria lunga. Dai picchi di 54,22 dollari nel 2021 (nel 2008 quotatava 7,47 dollari), il titolo è crollato fino agli attuali 22,04. La discesa è stata lenta, senza drammi improvvisi, ma costante. Una curva che ha seguito il calo dell’interesse globale per i vaccini e una rotazione degli investimenti verso altri settori più promettenti.
La situazione attuale è quella di un titolo che cerca un equilibrio. I prezzi si sono avvicinati a un importante supporto di lungo periodo, mentre l’Alligator Index, uno degli strumenti più usati per analizzare il momentum, non mostra ancora segnali di inversione. Su base mensile e trimestrale, i grafici restano incerti, mentre sul settimanale si nota un contatto interessante con la trend line che parte dai minimi del 2021.
Gli analisti guardano avanti: Pfizer ha ancora qualcosa da dire?
Nonostante il momento poco brillante, il consenso degli analisti resta positivo. Il prezzo obiettivo medio, come risulta da Marketscreener, è fissato a 30,16 dollari, con un potenziale rialzo del +36,86% rispetto al livello attuale. La raccomandazione media è “Accumulate”, un segnale che indica fiducia a medio-lungo termine. I 23 analisti che seguono il titolo sembrano vedere oltre la fase stagnante, scommettendo su una ripresa supportata da una pipeline farmaceutica diversificata e nuovi investimenti strategici.
Negli ultimi mesi, Pfizer ha avviato collaborazioni nel settore delle biotecnologie e ha puntato sull’intelligenza artificiale per migliorare lo sviluppo di farmaci. Non sono notizie da prima pagina, ma mostrano una direzione precisa. Dal punto di vista tecnico, la media mobile a 200 trimestri si trova a quota 13,53: un’area di lungo termine che potrebbe diventare un livello spartiacque, ma che per ora resta lontana.
Il supporto più immediato è a 21,69, mentre la resistenza principale è fissata a 27,24: oltre quel livello potrebbe scattare qualcosa. Ma per adesso, chi guarda Pfizer lo fa con un misto di cautela e curiosità. È un titolo che sembra addormentato, ma che potrebbe risvegliarsi. Il dubbio è: meglio agire adesso, oppure aspettare segnali più netti?