Con un rendimento superiore al 10%, Growens sorprende il mercato e distribuisce utili nonostante la perdita di esercizio. Una decisione che fa discutere e che si inserisce in una strategia più ampia, capace di attrarre attenzione anche da parte degli analisti.
Negli ultimi giorni, il titolo Growens è tornato sotto i riflettori. Il Consiglio di Amministrazione ha infatti deliberato un dividendo di 0,38 € per azione da distribuire nel 2025, nonostante un esercizio 2024 chiuso con una perdita netta di 2,43 milioni di euro. Una scelta che ha sorpreso parte del mercato ma che si inserisce nella continuità di una politica di remunerazione costante degli azionisti, già visibile negli ultimi cinque anni. Il rendimento atteso è particolarmente elevato: rapportato al prezzo di chiusura di 3,74 € alla data dell’11 aprile 2025, il payout implica un rendimento del 10,16%, tra i più alti di tutto l’Euronext Growth Milan.

Il dividendo sarà staccato il 28 aprile 2025, con data di legittimazione fissata al 29 aprile e pagamento previsto per il 12 giugno 2025. Gli azionisti potranno scegliere tra l’incasso in contanti oppure la conversione in azioni nuove (una ogni otto possedute), modalità nota come “scrip dividend”. Una mossa che consente a Growens di limitare la fuoriuscita di cassa, offrendo al tempo stesso una forma di remunerazione alternativa e diluitiva.
Indicatori finanziari sotto pressione, ma il titolo resta osservato speciale
I dati finanziari consolidati al 2024 evidenziano un contesto sfidante: ricavi per 74,46 milioni di euro, in lieve calo su base annua, EBITDA negativo per 3,98 milioni di euro e margini erosi (profit margin -3,26%, operating margin -3,93%). Anche gli indicatori di redditività sono deboli, con un ROE pari a -5,54% e un ROA a -3,57%. Tuttavia, la struttura patrimoniale resta relativamente solida: book value per azione di 2,80 €, debito netto contenuto e current ratio di 1,64, che riflette una gestione prudente della liquidità.

Dal punto di vista valutativo, il titolo scambia a un Price/Book di 1,38, mentre il Price/Sales è pari a 0,64. Il Forward P/E è piuttosto elevato (29,41), a testimonianza delle attese prudenti sul fronte degli utili futuri. Inoltre, la capitalizzazione di mercato si attesta a circa 47,4 milioni di euro, in forte contrazione rispetto ai massimi dell’anno precedente.
Le valutazioni degli analisti e le prospettive per il 2025
Secondo MarketScreener, il prezzo obiettivo medio assegnato dagli analisti è di 5,75 €, con stime che variano da un minimo di 4,20 € fino a un massimo di 7,30 €. Con il titolo a 3,74 €, ciò implica un potenziale rialzista del 53,6%. Tra le case di analisi che seguono Growens, ValueTrack ha ribadito la raccomandazione neutrale, mentre Intesa Sanpaolo si mantiene cauta, assegnando un giudizio “Hold”.
A livello operativo, l’azienda ha registrato una buona performance nella componente SaaS, con una crescita del 30,9% delle ARR, a quota 15,09 milioni di euro, mentre la divisione CPaaS, più matura, ha registrato un lieve incremento (+1%). La profittabilità tuttavia rimane un nodo: il margine EBITDA del SaaS è ancora negativo (-22,3%), mentre il CPaaS ha chiuso con un margine positivo ma limitato (+3,3%).
In un contesto in cui il settore delle tecnologie digitali si fa sempre più competitivo, Growens cerca di mantenere alta l’attenzione del mercato attraverso un dividendo generoso, una struttura flessibile e investimenti mirati, puntando sulla fiducia degli azionisti per affrontare le sfide del 2025.