Contributi INPS: riduzione interessi e sanzioni dopo il taglio dei tassi della BCE, i nuovi importi

Con riferimento ai contributi INPS segnaliamo una riduzione di interessi e sanzioni dal 23 aprile in seguito al taglio dei tassi della BCE.

Mercoledì 23 aprile 2025 scatterà la riduzione sugli interessi INPS da corrispondere per le sanzioni, i differimenti di pagamento e le dilazioni rateali. Il taglio è legato a quello dei tassi di interesse stabiliti dalla Banca Centrale Europea durante l’ultima riunione del Consiglio Direttivo.

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Contributi INPS: riduzione interessi e sanzioni dopo il taglio dei tassi della BCE, i nuovi importi (Crypto.it)

Come previsto la BCE ha tagliato nuovamente i tassi di interesse. Il costo ufficiale del credito è stato ridotto di 25 punti base per la settima volta dallo scorso giugno. Ora il tasso sui depositi è sceso al 2,25% dal 2,50%. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali, invece, dal 2,65% è arrivato al 2,40% mentre quello sui prestiti marginali dal 2,90% al 2,65%. Una decisione unanime e nessuna proposta di un taglio maggiore.

La dinamica dei prezzi è orientata verso il 2% su basi sostenibili come già riscontrato a marzo. L’inflazione ha mostrato una grande attenuazione negli ultimi mesi e, di conseguenza, non c’è più bisogno di una politica monetaria restrittiva secondo la Banca Centrale Europea. Nessuno si sbilancia sulle previsioni future. Tra dazi, tensioni commerciali e incertezza dilagante a livello globale le prospettive di espansione si sono decisamente rovinate nonostante l’economia dell’area euro abbia mostrato capacità di resistenza agli shock mondiali.

Taglio interessi BCE, cosa cambia per i contributi INPS

Come accennato, la BCE ha ridotto al 2,40% il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento dell’Eurosistema. Questo taglio comporta un’altra riduzione delle somme aggiuntive applicate dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale per le omissioni contributive e le rateizzazioni dei versamenti.

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Taglio interessi BCE, cosa cambia per i contributi INPS (Crypto.it)

Altra conseguenza è la riduzione del tasso da applicare alle somme dovute e non versate a titolo di contribuzione presso le Gestioni di previdenza e assistenza obbligatoria e alle sanzioni civili. Significa che in caso di mancato pagamento o versamento in ritardo dei contributi e premi, la sanzione civile sarà del 7,90%.

Per spingere all’adempimento si potrà applicare il nuovo ravvedimento operoso che permette di pagare entro 120 giorni dalla scadenza in un’unica soluzione calcolando la sanzione senza maggiorazioni. Sanzione fissata al 3,15%. Questo solo se il versamento avviene prima di proteste e contestazioni.

Il tasso di interesse per le dilazioni di regolarizzazioni rateali dei debiti inerenti i contributi e le sanzioni civili nonché per differimento della scadenza di pagamento dei contributi passa all’8,40% annui. La contribuzione di competenza è quella del mese di aprile 2025. In ultimo, per le procedure concorsuali la riduzione delle sanzioni viene calcolata con riferimento al tasso applicato alle operazioni di rifinanziamento principali ossia il 2,40%. Per approfondimenti si rimanda alla Circolare INPS numero 80 del 18 aprile 2025.

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