Dogecoin torna a far parlare di sé con segnali tecnici che lasciano intravedere una possibile impennata del prezzo. Dopo settimane di stallo e correzioni, indicatori come il MACD e l’interesse crescente delle “balene” fanno presagire un cambio di rotta. I riflettori si riaccendono su questa criptovaluta, mentre alcuni esperti indicano livelli chiave da monitorare attentamente. Una nuova ondata rialzista è alle porte?
Ma cosa accade davvero quando un asset, apparentemente in difficoltà, inizia a mostrare movimenti sottili ma significativi? Alcune volte i mercati cripto sembrano muoversi in silenzio, senza grandi clamori, finché improvvisamente qualcosa si accende. Un segnale, un livello tecnico superato, un accumulo sospetto: sono tutti indizi che gli investitori più attenti cercano. E se quei segnali riguardano Dogecoin, allora la faccenda si fa ancora più interessante. Perché DOGE, spesso sottovalutata per le sue origini goliardiche, ha già dimostrato di poter sorprendere. L’andamento attuale non sembra entusiasmante, ma ci sono dinamiche più profonde in gioco.

Quando le balene entrano in azione, nulla è mai casuale. E proprio nei giorni scorsi si è verificato un accumulo anomalo che ha attirato l’attenzione degli analisti. Nel frattempo, alcuni indicatori tecnici hanno iniziato a cambiare direzione. Il prezzo di Dogecoin è ancora lontano dai massimi del 2024, ma il potenziale per una ripresa sembra esserci, almeno secondo alcune fonti autorevoli. La domanda allora diventa: siamo davanti a una semplice illusione ottica o a un primo segnale di risveglio?
Indicatori tecnici e livelli di prezzo sotto osservazione
Secondo i dati aggiornati di TradingView, Dogecoin ha mostrato una divergenza rialzista sul MACD, un segnale spesso associato a un potenziale cambiamento di trend. Il prezzo attuale oscilla intorno a 0,16 $, dopo aver raggiunto un massimo annuale di 0,2880 $ nel 2024. Il calo del 2025 ha portato DOGE a perdere oltre il 50% del suo valore nei primi mesi dell’anno, ma la situazione tecnica comincia a mostrare segni di stabilizzazione. Uno degli aspetti più interessanti riguarda il livello di Fibonacci 0,382, che storicamente rappresenta una zona di possibile rimbalzo tecnico.

Alcuni analisti, tra cui quelli di Criptovaluta.it, ipotizzano che, in caso di conferma dei segnali attuali, Dogecoin potrebbe raggiungere target ambiziosi tra 0,32 $ e 0,60 $ nel medio termine. Il Rate of Change mensile, tornato positivo, rafforza questa tesi, suggerendo una possibile inversione nel momentum.
L’influenza delle balene e le dinamiche di accumulo
Tra i fattori più discussi c’è senza dubbio l’attività delle balene, ovvero i grandi investitori istituzionali o singoli wallet con volumi elevati. Secondo quanto riportato da TradingOn.it, nelle ultime 48 ore sono stati acquistati oltre 1,4 miliardi di DOGE, un dato che potrebbe anticipare una strategia di lungo periodo. Questo tipo di movimento non passa inosservato e spesso anticipa una spinta significativa del mercato. Il superamento del livello di 0,111 $, precedentemente una forte resistenza, ora convertito in supporto, è un altro elemento a favore di una prospettiva più ottimista. Gli analisti suggeriscono che il prossimo obiettivo tecnico da tenere d’occhio sia proprio la soglia psicologica dei 0,15 $, che potrebbe fungere da trampolino per ulteriori rialzi. Tuttavia, nonostante questi segnali incoraggianti, la prudenza resta d’obbligo: le criptovalute rimangono altamente volatili e soggette a variazioni improvvise. Ma se la storia recente di Dogecoin ci ha insegnato qualcosa, è che spesso proprio quando sembra fuori dai giochi, torna a stupire. Forse è proprio questo il momento in cui prestare più attenzione.