Nel 2025 si può ancora richiedere il Bonus caldaia in caso di sostituzione del vecchio impianto ma il rimborso si ottiene a determinate condizioni.
Cambiare la vecchia caldaia a gas è una scelta che pian piano tutti gli italiani dovranno compiere sia per adattarsi alle direttive dell’Unione Europea sia per risparmiare in bolletta.
Quanto avete speso di luce e gas in questo inverno? I prezzi delle materie prime hanno subito nuovi rialzi ad inizio anno e gli effetti si sono potuti notare sulle bollette. Centinaia di euro che tante famiglie faticano a pagare con alto rischio di insolvenza. Il Governo per sostenere cittadini e imprese sta definendo il Decreto Bollette già approvato dalla Camera. Contiene diverse misure tra cui il contributo una tantum da 200 euro da erogare ai nuclei familiari con ISEE entro 25 mila euro per risparmiare sull’energia elettrica.
Un aiuto che dovrebbe arrivare entro il secondo trimestre 2025. Può bastare a salvare gli italiani? Certo che no soprattutto se i prezzi non diminuiranno. In generale diciamo che le famiglie devono salvarsi da sole cercando di ridurre il più possibile i consumi con semplici accortezze come spegnere la luce quando si esce dalla stanza, far partire gli elettrodomestici a pieno carico, preferire una doccia veloce al bagno nella vasca oppure investendo in soluzioni green.
Rendere la propria casa green significa ridurre i consumi e pagare meno in bolletta. Riqualificare completamente l’abitazione significherebbe spendere dai 35 mila ai 60 mila euro. In alternativa si può procedere passo dopo passo iniziando, ad esempio, dalla sostituzione della vecchia caldaia a gas. Lo scorso hanno tante famiglie hanno comprato una caldaia a condensazione approfittando dell’agevolazioni fiscale per ottenere un rimborso.
Nel 2025, però, la detrazione sulle caldaie a condensazione non è più prevista. L’intento UE è arrivare al divieto assoluto di vendita e acquisto di apparecchi che utilizzano combustibili fossili entro il 2040. Si comincia così, non favorendo più l’acquisto delle caldaie a condensazione. Queste, infatti, anche se tecnologicamente evolute funzionano comunque con combustibili fossili. E l’Unione Europea nella Direttiva Case Green ha imposto agli stati membri lo stop alle agevolazioni per questi tipi di impianti dal 2025. L’Italia ha recepito il messaggio, a farne le spese i cittadini.
Chi ha intenzione di sostituire la vecchia caldaia, dunque, deve rinunciare all’idea della caldaia a condensazione come alternativa. L’agevolazione dell’Ecobonus o del Bonus ristrutturazione si potrà ottenere solo comprando una nuova caldaia ad altre prestazioni. Come aiuto per recuperare la spesa ricordiamo che è in arrivo il Conto termico 3.0 dai tempi di erogazione del rimborso più rapidi. Vale la pena aspettare l’ufficializzazione della misura.
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