Le azioni di Mercedes-Benz attraggono l’attenzione degli investitori per un doppio motivo: una valutazione considerata estremamente bassa rispetto al potenziale e un dividendo che supera il 10% di rendimento. Un’occasione rara sul mercato europeo che sta sollevando interrogativi tra analisti e risparmiatori, divisi tra entusiasmo e prudenza. Il mix di crescita, redditività e visione strategica sta ridisegnando il profilo della casa automobilistica tedesca.
Il titolo Mercedes-Benz ha vissuto settimane movimentate. Secondo quanto riportato da Reuters, la casa tedesca ha recentemente annunciato un piano di espansione dei suoi stabilimenti per la produzione di veicoli elettrici, confermando la volontà di guidare la transizione green nel segmento premium. Allo stesso tempo, ha rassicurato il mercato sul mantenimento della propria politica di dividendi, anche in un contesto economico non semplice. Sul fronte finanziario, i dati del primo trimestre 2025 hanno evidenziato una flessione dei ricavi, ma una tenuta della redditività operativa superiore alle attese.
Questa combinazione di investimento nella mobilità elettrica e solidità nella distribuzione dei profitti ha alimentato l’interesse degli investitori a caccia di azioni sottovalutate con elevato dividendo. Ma il sentiment resta diviso. Come evidenzia Soldionline.it, negli ultimi tre mesi si sono susseguite diverse raccomandazioni: JP Morgan ha confermato il rating Overweight, Deutsche Bank mantiene il giudizio Buy, mentre Barclays resta più cauta con una valutazione Equal Weight e target price a 57,50 €. Il prezzo obiettivo medio calcolato da MarketScreener è pari a 69,12 €, con un massimo stimato di 78 € e un minimo di 57 €, valori che pongono l’attuale quotazione (circa 48,20 €) ben al di sotto del fair value stimato dal mercato.
Mercedes-Benz distribuirà un dividendo di 5,30 € per azione, con stacco cedola previsto per il 6 maggio 2025 e pagamento l’8 maggio. A questi prezzi, il rendimento atteso si attesta intorno al 10,1%, una soglia che attrae tanto i cassettisti quanto i fondi in cerca di reddito stabile. Si tratta di una politica generosa, soprattutto se si considera che la media degli ultimi cinque anni è stata pari al 4,84%, con distribuzioni sempre regolari.
Il paradosso è che, nonostante l’elevato payout, l’azienda ha mantenuto un livello di investimento rilevante: dalla produzione di batterie al riciclo, dai software intelligenti alle piattaforme condivise con partner strategici. L’ultimo concept della gamma CLA elettrica e lo sviluppo delle tecnologie per la guida autonoma ne sono un esempio. È proprio questo equilibrio tra remunerazione dell’azionista e visione industriale a rendere il titolo interessante.
Oltre al dividendo, sono i multipli di bilancio a suggerire un potenziale di rivalutazione. Il titolo scambia con un P/E forward inferiore alla media di settore, un price/book intorno a 0,8 e una struttura patrimoniale solida. Anche in un contesto incerto, la casa di Stoccarda riesce a generare flussi di cassa stabili, con margini operativi in tenuta e una rete commerciale robusta in Europa e Asia.
Se è vero che l’intero comparto automotive sta affrontando sfide complesse – tra rallentamenti della domanda e transizione energetica – è altrettanto vero che Mercedes-Benz gode di un posizionamento premium che le consente di difendere prezzi e marginalità. Il titolo, ai livelli attuali, potrebbe rappresentare una finestra di opportunità per chi cerca valore, con l’aggiunta di un rendimento cedolare fuori dal comune. Ma come sempre, il tempo sarà il giudice migliore.
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