INWIT annuncia investimenti per 1,5 miliardi €: tra torri 5G, sostenibilità e maxi dividendi, il mercato osserva con attenzione. Il piano 2025–2030 promette crescita e ritorni per gli azionisti, ma gli analisti restano prudenti.
L’infrastruttura digitale non è più solo un tema tecnico, ma strategico. Il modo in cui connettiamo persone, dati e dispositivi definisce la competitività di un Paese. È in questo scenario che INWIT, primo tower operator italiano, ha presentato il suo nuovo piano industriale: una tabella di marcia ambiziosa che guarda al 2030 con investimenti massicci, sostenibilità ambientale e una politica di dividendi interessante.

Il piano si inserisce in un contesto globale in cui la domanda di connettività è destinata a crescere in modo esponenziale, trainata da 5G, IoT e transizione digitale della pubblica amministrazione. Il ruolo delle torri è diventato cruciale non solo per le telecomunicazioni tradizionali, ma anche per applicazioni industriali, sanitarie e logistiche. Eppure, mentre i numeri entusiasmano, gli analisti frenano l’ottimismo. Non tanto per sfiducia, quanto per un realismo che si impone in un mercato altamente competitivo.
INWIT scommette su infrastrutture e sostenibilità
Il piano industriale 2025–2030 presentato dal direttore generale Diego Galli prevede 1,5 miliardi € di investimenti per rafforzare il ruolo di INWIT come pilastro dell’infrastruttura digitale condivisa in Italia. I capitali verranno destinati principalmente all’espansione delle torri, al potenziamento delle coperture indoor e all’efficienza energetica.
L’azienda prevede la costruzione di oltre 3.500 nuove torri e il raggiungimento di 5.000 coperture indoor, grazie ai sistemi DAS, cruciali per il 5G e l’Internet of Things. Non meno importante è la scelta di acquisire più terreni per ridurre la dipendenza da affitti: entro il 2030, INWIT mira a possedere il 30% dei siti, con ricadute positive sul margine operativo. Infine, sono in programma oltre 400 impianti fotovoltaici per l’autoconsumo, con un forte impegno verso la transizione energetica.

A livello finanziario, i risultati 2024 confermano la solidità della società: ricavi a 1,036 miliardi € (+7,9%), EBITDA pari a 946,7 milioni €, con un margine del 91,4%, e utile netto di 353,8 milioni €, in crescita del 4,2% su base annua. Tutti dati che supportano una strategia che punta a coniugare crescita e rendimento per gli azionisti.
Target di prezzo e dividendi: cosa dicono gli analisti
La fiducia del management si riflette anche nella generosa politica di remunerazione. Per il 2025 è stato proposto un dividendo ordinario di 0,5156 € per azione, in aumento del 7,5% rispetto all’anno precedente, accompagnato da un dividendo straordinario di 0,2147 €, da distribuire a novembre. A questi si aggiunge un piano di buyback fino a 400 milioni €. Numeri che rendono il titolo INWIT particolarmente interessante per chi cerca rendimento.
Tuttavia, secondo MarketScreener, il prezzo obiettivo medio degli analisti è 12,09 €, con un minimo di 10,10 € e un massimo di 13,50 €. Rispetto alla quotazione attuale di 9,33 €, il potenziale di crescita si attesta intorno al +29,5%. Tra le valutazioni più recenti, Jefferies mantiene la raccomandazione “Hold” con target a 10,20 €, Mediobanca assegna un “Neutral” con obiettivo 12,35 €, mentre Intesa Sanpaolo suggerisce prudenza con target a 11,00 €.
Insomma, nonostante l’ottimo dividendo e i solidi fondamentali, gli analisti preferiscono restare cauti. La sfida, ora, è trasformare gli obiettivi del piano in risultati concreti. E a quel punto, anche i target di prezzo potrebbero salire.