Settimana difficile per uno dei protagonisti del FTSE MIB: un calo di oltre il 10% ha riportato l’attenzione sul titolo, con analisti e investitori alla ricerca di risposte. Ma dietro il ribasso si nasconde un quadro ben più complesso, fatto di valutazioni interessanti, dividendi generosi e prospettive ancora aperte.
Non è sempre facile interpretare i movimenti di Borsa, specialmente quando un titolo come Tenaris perde oltre il 10% in pochi giorni. La tentazione di parlare di panico o fuga degli investitori è forte, ma è davvero tutto qui? In un mercato dominato da flussi algoritmici, previsioni incerte e tensioni geopolitiche, è fondamentale andare oltre il dato secco e analizzare contesto, numeri e proiezioni.
Chi osserva da vicino il comparto energetico sa bene quanto il prezzo del petrolio influenzi società come Tenaris, attiva nella produzione di tubi e servizi per l’industria oil & gas. Eppure, anche in mezzo alla volatilità, ci sono segnali che meritano attenzione. Soprattutto quando si parla di valutazioni basse, dividendi solidi e di cosa pensano davvero gli analisti.
Negli ultimi tre mesi, diverse case di analisi hanno espresso giudizi sul titolo Tenaris. Secondo quanto riportato da Soldionline.it, Intesa Sanpaolo e Equita SIM mantengono un giudizio “Buy”, con target rispettivamente a 22,6 € e 20 €. Kepler Cheuvreux ha una visione più prudente (“Hold” a 20,5 €), mentre Mediobanca esprime ottimismo con un “Outperform” e target a 22,5 €.
Dati aggiornati di MarketScreener indicano un prezzo obiettivo medio di 20,62 $, con un massimo di 24,56 $ e un minimo di 14,88 $. Alla luce della chiusura dell’11 aprile a 13,79 €, il titolo risulta decisamente sotto la media, con un potenziale di rialzo di oltre il 30%. Anche sotto il profilo dei multipli, Tenaris risulta interessante: P/E trailing di 8,58, rapporto prezzo/valore contabile (P/B) di 1, e una capitalizzazione di mercato pari a 14,78 miliardi di €. A livello patrimoniale, la società presenta una posizione finanziaria solida, con 3,05 miliardi di $ in cassa e debiti contenuti (582 milioni di $).
Chi investe in Tenaris lo fa anche per il rendimento del dividendo, che per il 2025 si attesta a 0,79 $ per azione, pari a un yield atteso del 5,11%. Si tratta di un livello in linea con le attese degli investitori a caccia di reddito. Inoltre, la società ha distribuito regolarmente dividendi negli ultimi cinque anni, senza interruzioni, con un rendimento medio quinquennale del 2,69%, in crescita nell’ultimo biennio. Il payout ratio attuale è del 37,02%, segnale di una distribuzione sostenibile rispetto agli utili.
La data di stacco della cedola è fissata al 19 maggio 2025, e anche questo elemento alimenta l’interesse verso il titolo. In un contesto incerto, un dividendo sopra il 5%, abbinato a fondamentali solidi e a un prezzo sensibilmente inferiore agli obiettivi di consenso, rende Tenaris una realtà da seguire con attenzione nei prossimi mesi.
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