L’oro è un bene rifugio? Analisi completa del confronto con il Dow Jones dal 2000 al 2025

Quando le Borse tremano, l’oro brilla? Il confronto tra l’andamento dell’oro e quello del Dow Jones negli ultimi 25 anni mostra una relazione alterna, ma con una tendenza chiara nei momenti di crisi: l’oro tende a salire proprio quando i mercati azionari crollano. Ecco cosa dice davvero la storia recente.

L’oro è da sempre percepito come un bene rifugio, un’àncora in tempi di incertezza economica o finanziaria. Ma è davvero così? Il grafico che confronta il rendimento cumulato del prezzo dell’oro con quello del Dow Jones Industrial Average dal 1998 al 2025 racconta una storia complessa, ma utile. L’indice Dow Jones, rappresentativo delle azioni americane, segue una traiettoria di crescita di lungo periodo, mentre l’oro mostra cicli più marcati e spesso legati a eventi globali. Quando i mercati azionari vacillano, l’oro tende a muoversi in direzione opposta, offrendo un paracadute agli investitori più prudenti.

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Analisi completa del confronto con il Dow Jones dal 2000 al 2025 – crypto.it

Nel periodo 2000–2003, in pieno scoppio della bolla dot-com, il Dow Jones ha vissuto un ribasso marcato, mentre l’oroha iniziato una fase rialzista, rafforzando il suo status di bene rifugio. Stesso schema nel 2008: la crisi finanziaria fa crollare l’indice azionario, ma l’oro tiene e poi accelera, raggiungendo i massimi nel 2011. Negli anni successivi, con l’espansione dei mercati e i tassi bassi, il Dow Jones ha preso il largo, mentre l’oro ha consolidato. Ma nel 2020, con lo shock pandemico, la storia si ripete: l’indice crolla a marzo, mentre l’oro supera i 2.000 $ per oncia pochi mesi dopo.

Due asset, due ruoli: crescita e protezione a confronto

Il Dow Jones si conferma un asset da accumulare nel lungo periodo: pur attraversando fasi difficili, ha mostrato una performance cumulata superiore al +900%. L’oro, invece, si è fermato intorno al +700%, ma con una tenuta decisamente superiore nei momenti critici. Questo conferma il suo ruolo come elemento difensivo nei portafogli.

Durante la crisi Covid, il comportamento dei due asset è emblematico. A marzo 2020, il Dow Jones perde in pochi giorni oltre il 30%, mentre l’oro tiene e poi accelera con decisione. In altri momenti storici – come il 2008 o il biennio 2000–2002 – lo schema si ripete. Quando il mercato azionario subisce forti ribassi, l’oro si comporta come un vero scudo anticrisi.

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Crescita e protezione a confronto: oro versus azioni – crypto.it

Secondo una stima qualitativa, la correlazione tra oro e Dow Jones è generalmente bassa o nulla nel lungo periodo (-0,1), ma tende a diventare negativa (-0,6)  nei momenti di alta volatilità. Questo significa che, pur non seguendo traiettorie opposte in modo costante, l’oro può rappresentare una copertura efficace nei portafogli diversificati.

Cosa insegna agli investitori il confronto tra oro e Dow Jones

Chi cerca crescita strutturale si orienterà sull’azionario. Chi cerca protezione durante le crisi, invece, troverà nell’oro una risorsa preziosa. Insieme, i due asset offrono un equilibrio tra rendimento e resilienza. In un contesto globale sempre più soggetto a shock improvvisi – geopolitici, inflazionistici, o sanitari – mantenere una quota strategica in asset non correlati è più che mai attuale.

Negli ultimi anni, anche gli investitori istituzionali hanno aumentato l’esposizione all’oro proprio per il suo comportamento anticiclico. In momenti di rally azionario, può sottoperformare, ma la sua presenza diventa cruciale quando i listini entrano in modalità “panic sell”. In quest’ottica, l’oro non è un’alternativa, ma un complemento fondamentale per una strategia di lungo termine ben bilanciata.

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