Sta arrivando un’altra tempesta nei mercati finanziari? Molti ne parlano, ma pochi sanno davvero come muoversi. E se fosse proprio questo il momento giusto per giocare d’anticipo?
Con un mix di pazienza, lungimiranza e un pizzico di coraggio, ci sono strategie che possono trasformare l’incertezza in opportunità concrete. Il caso di Carmine ci mostra come si può agire in modo intelligente senza lasciarsi travolgere dal rumore. Non si parla di magia, ma di scelte ponderate e mirate, anche nei periodi più turbolenti. Parola chiave: azioni anti-recessione.

Carmine è uno di quei risparmiatori che non si accontenta delle chiacchiere da bar o dei titoloni allarmistici sui giornali generalisti. Lui si informa davvero. Sfoglia riviste finanziarie specializzate, legge approfondimenti, analisi tecniche e interviste agli strategist delle banche d’affari. Ha l’abitudine di prendere appunti, con penna e taccuino, quando trova qualcosa che lo colpisce. Ha una sezione intera dedicata alle azioni difensive, che secondo molti esperti sono tra le migliori da considerare in vista di una possibile recessione.
Da settimane, Carmine nota un certo “ritornello” che si ripete nelle pagine dei magazine finanziari più autorevoli: “Consumer Staples, Utilities, Healthcare…”. I titoli che tornano sempre sono più o meno gli stessi. Non è un caso. Gli analisti sembrano concordi: in momenti di forte incertezza economica, questi settori resistono meglio degli altri. E per uno come lui, che ha accumulato liquidità proprio in attesa di un ribasso importante, e che ora vede i mercati americani in calo del 20%, è il segnale che stava aspettando.
Come Carmine può sfruttare le azioni difensive americane
La strategia di Carmine non è dettata dall’istinto, ma dall’informazione. Sui numeri di febbraio e marzo di testate come Barron’s, Morningstar e The Economist, ha letto con attenzione i nomi più consigliati in caso di rallentamento economico. E proprio da lì nasce la sua lista personale di azioni anti-recessione da monitorare con attenzione.

Procter & Gamble, Coca-Cola e PepsiCo sono tra i primi titoli cerchiati in rosso. Le raccomandazioni raccolte da Carmine parlano chiaro: tutte le principali banche d’affari, da Morgan Stanley a Citi, mantengono un giudizio positivo, spesso “buy”, su queste aziende che operano nel settore dei beni essenziali. Anche in tempi di crisi, la gente continua a comprare dentifrici, bevande e snack: i numeri reggono, i dividendi pure.
Tra le note prese da Carmine c’è anche Walmart, spesso citata come scudo contro la volatilità, grazie alla sua capacità di attrarre consumatori anche in periodi di budget ridotto. A livello sanitario, Johnson & Johnson, Pfizer e soprattutto UnitedHealth Group emergono come titoli capaci di garantire ricavi stabili, secondo i report letti da Carmine su Bloomberg Businessweek e MarketWatch.
Non manca il comparto utilities, con NextEra Energy e Duke Energy che offrono dividendi generosi e affidabilità. E poi c’è Microsoft, considerata una tech “diversa”: i suoi guadagni da abbonamenti ricorrenti la rendono meno vulnerabile alle flessioni del mercato. Gli analisti, anche a inizio aprile, continuano a indicarla come un titolo da tenere stretto, con rating “strong buy” confermato da diversi istituti.
L’approccio difensivo nel mercato italiano: quando la resilienza è anche locale
Oltre all’orizzonte americano, Carmine ha preso appunti anche su quello che succede più vicino a casa. Le azioni anti-recessione italiane non sono da sottovalutare, e nei suoi taccuini c’è una sezione ben distinta per il mercato domestico. Dopo aver letto diversi report di Intesa Sanpaolo e Mediobanca, ha annotato con attenzione i titoli delle utilities italiane, considerate tra le più solide nel panorama europeo.

Enel, Snam e Terna sono tutte aziende legate ai servizi essenziali. Energia, trasporto del gas, infrastrutture: settori che non si fermano nemmeno nei momenti più bui. Le raccomandazioni degli analisti, da febbraio fino ad oggi, restano coerenti: valutazioni “outperform”, outlook positivo e una buona previsione di ritorni sul capitale.
Nel blocco sanitario, Carmine evidenzia Recordati e Diasorin. Sono due realtà che, seppur meno conosciute al grande pubblico, godono di un forte apprezzamento tra gli esperti. Le ha scoperte leggendo un approfondimento su Il Sole 24 Ore, dove venivano presentate come eccellenze italiane nel settore farmaceutico, capaci di resistere alle crisi grazie a un modello di business ben diversificato.
Tra le multinazionali a vocazione difensiva, un altro nome sottolineato da Carmine è EssilorLuxottica. Una presenza internazionale forte, con prodotti che rientrano nella sfera della salute visiva e della grande distribuzione. Secondo quanto riportato da Marketscreener, le raccomandazioni restano ottimistiche (Accumulate) anche in questo contesto difficile con una potenziale sottovalutazione del 13%.
Carmine non ha ancora deciso su nessuno di questi titoli. Ma il fatto che siano lì, ordinati e studiati, dimostra una cosa: informarsi con metodo, prendersi il tempo per capire, può fare la differenza. Il mercato è ancora incerto, la parola “recessione” fa paura. Ma anche in questo scenario, esistono scelte consapevoli da valutare.