Analisti in controtendenza: le azioni su cui puntano le banche di affari anche se i mercati scendono

I mercati crollano, ma alcuni analisti vedono opportunità. Mentre il panico prende il sopravvento, alcune banche d’affari rilasciano raccomandazioni “Buy” su titoli italiani ben precisi. Una mossa audace, che non passa inosservata.

Ma attenzione: un consiglio d’acquisto non equivale a una corsa sicura al rialzo. La realtà è molto più sfumata. Dietro ogni Buy si nasconde una strategia, non una profezia.

Analisi di dati e diagrammi
Analisti in controtendenza: le azioni su cui puntano le banche di affari anche se i mercati scendono-crypto.it

Ti sei mai chiesto perché, anche nei momenti peggiori, qualcuno riesce a intravedere segnali positivi? È una questione di prospettiva. Mentre molti guardano ai grafici in caduta, altri osservano i fondamentali. È il caso di alcune azioni di Piazza Affari che, nonostante il contesto negativo, continuano a ricevere valutazioni positive. Il punto, però, è capire cosa significhi davvero quel “Buy”.

Nel linguaggio delle banche d’affari, un rating di acquisto non indica un’imminente impennata del titolo. È piuttosto una valutazione di medio-lungo periodo: una stima, basata su scenari e previsioni. Insomma, un consiglio ponderato, non una scommessa sicura. Il problema nasce quando il mercato interpreta quel “Buy” come un segnale immediato.

Eppure, tra il 15 marzo e l’11 aprile 2025, sono diversi i titoli italiani finiti sotto la lente positiva degli analisti. Prendiamo Amplifon, con un target a 29 euro secondo Equita SIM, contro i circa 17,32 euro attuali. Enel, valutata da HSBC a 8,10 euro, parte da un prezzo attorno ai 6,99. ENI, secondo Equita SIM, può arrivare a 16 euro partendo da circa 11,50. Sono distanze significative, ma che non implicano tempi certi.

Quando le valutazioni vanno controcorrente

Fa riflettere vedere le banche d’affari muoversi in controtendenza rispetto al sentiment generale. Alcune valutazioni spiccano anche per l’ampiezza del consenso tra gli analisti. Per esempio, Enel riceve ben 25 giudizi “Buy”, con un target medio di 8 euro a fronte di un prezzo attuale di 6,99 euro, il che implica un upside potenziale del 14,7%.

Grafico dei mercati e freccia verso l'alto
Quando le valutazioni vanno controcorrente-crypto.it

Anche Intesa Sanpaolo, con 20 raccomandazioni positive, ha un target medio di 4,90 euro rispetto ai 4,08 attuali, con un margine del +120%. Prysmian si distingue con 17 “Buy” e un prezzo obiettivo medio di 70 euro, partendo da circa 42,53 euro, quindi con un potenziale di crescita del 64%.

Ma la sorpresa arriva da Saipem, con 16 analisti che scommettono su un obiettivo di 3,10 euro rispetto agli attuali 1,70, il che traduce in un potenziale del 82%. Diverso il caso di Unicredit, che nonostante 15 raccomandazioni di acquisto, ha un target price medio di 51 euro, contro un prezzo corrente di 46,25: in questo caso, l’upside è positivo  del 10,2%.

Poi c’è STM. Un titolo che nel 2023 toccava i 49,55, oggi naviga in area 17,34. Eppure Jefferies punta su 30 euro, mentre Deutsche Bank è più prudente, con un target a 24. Le stime divergono, e anche questo racconta qualcosa: ogni banca ha i suoi metodi, il suo orizzonte, il suo approccio.

Un consiglio d’acquisto non è una promessa. È un’indicazione da leggere con spirito critico. Le banche d’affari non sempre investono direttamente in ciò che consigliano. Per questo è fondamentale capire cosa c’è dietro quei numeri. Non è solo una questione di fiducia, ma di consapevolezza.

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