+90% di potenziale e dividendo al 9%: c’è un titolo italiano che fa gola agli analisti

Nelle ultime settimane, Saipem ha registrato una delle peggiori performance sul FTSE MIB, con cali costanti che hanno attirato l’attenzione di analisti e investitori. Il paradosso? Gli esperti continuano a vedere un potenziale di apprezzamento a un anno di oltre il 90%. Ma allora, perché il mercato la sta punendo così duramente?

Quando un titolo come Saipem precipita nonostante le previsioni ottimistiche degli analisti, ci si trova davanti a un cortocircuito tra fondamentali e sentiment di mercato. È in questi casi che il comportamento degli investitori diventa più difficile da decifrare. Il settore energetico, si sa, è ciclico, sensibile ai venti macroeconomici, ma anche spesso guidato da aspettative più che da numeri reali. In questo contesto, una società che annuncia nuovi contratti offshore per 720 milioni di $, come ha fatto Saipem il 2 aprile 2025, dovrebbe beneficiarne in Borsa. E invece no. Il titolo ha perso oltre il 25% nel giro di un mese, scendendo ai minimi a 12 mesi.

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Per Saipem gli analisti vedono un potenziale rialzista del 90% con un dividendo atteso del 9% – crypto.it

Il momento attuale è denso di segnali contrastanti. C’è chi legge in questa discesa un’opportunità irripetibile e chi, invece, teme che sotto la superficie ci sia qualcosa che non convince il mercato. E intanto, il prezzo continua a scendere.

Perché Saipem sta crollando in Borsa

Alla chiusura dell’8 aprile 2025, il titolo Saipem ha perso il 7,42%, fermandosi a 1,622 €. Un dato che si inserisce in un trend ribassista iniziato a inizio marzo. Le cause sono molteplici. Prima di tutto, la pressione sul settore energetico a livello globale: la volatilità dei prezzi di petrolio e gas e il clima geopolitico incerto stanno penalizzando tutto il comparto. In secondo luogo, ci sono segnali tecnici negativi: la rottura dei supporti a 2,00 € ha innescato vendite automatiche e peggiorato il sentiment.

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Perché Saipem sta crollando in Borsa? – crypto.it

Un altro elemento chiave, come riportato da Milano Finanza, è l’aumento delle posizioni corte sul titolo da parte di alcuni fondi, segno che il mercato sta scommettendo su ulteriori ribassi. Anche se le notizie fondamentali sono positive, come l’acquisizione dei contratti EPCI in Medio Oriente e Guyana, il mercato sembra più concentrato sulle incognite a breve termine che sui potenziali ritorni futuri.

Raccomandazioni, target e dividendi

Secondo Marketscreener.com, il prezzo obiettivo medio fissato dagli analisti è pari a 3,14 €, con un massimo di 3,70 € (Jefferies) e un minimo di 2,60 €. Rispetto alla quotazione attuale, il potenziale di rialzo supera il 93%. Le ultime raccomandazioni, come quelle di Berenberg (Buy a 3,40 €) e Morgan Stanley (Overweight a 3,30 €), confermano la visione positiva.

Quanto al dividendo, Saipem ha annunciato lo stacco di 0,17 € per azione il 19 maggio 2025, con un rendimento attesodel 9,51%. Tuttavia, la società ha una storia irregolare sul fronte dividendi. Secondo i dati di SoldiOnline.it, non ha distribuito utili dal 2016 al 2023, con l’eccezione proprio dell’esercizio in corso. Questo porta la media dei rendimenti degli ultimi cinque anni vicina allo zero, nonostante il dato attuale sia molto elevato.

Saipem oggi rappresenta un paradosso: fondamentali in miglioramento, nuovi contratti, target ambiziosi, ma una Borsa che continua a penalizzarla. Il tempo dirà se questo è un segnale d’allarme o una rara occasione da cogliere.

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