Chi ha detto che senza lavoro non puoi avere una pensione?

Mai lavorato o versato contributi? Eppure una rendita mensile può essere possibile. Non è magia, ma una realtà poco conosciuta che potrebbe cambiare la tua vita. Non serve un passato da dipendente o da libero professionista per accedere a forme di sostegno mensile. Se ti sembra incredibile, le storie di Luca, Nighisti e Mario ti faranno ricredere.

Luca ha 69 anni e non ha mai avuto un contratto. Ha sempre aiutato il padre nell’officina di famiglia, senza vedere un centesimo in busta paga. Poi c’è Nighisti, arrivata in Italia dall’Eritrea, che ha lavorato come colf e badante per decenni, senza mai maturare contributi sufficienti.

Due miniatiure di persone in mezzo alle mani
Chi ha detto che senza lavoro non puoi avere una pensione?-crypto.it

E infine Mario, 58 anni, che ha lasciato il lavoro per prendersi cura della moglie malata e non ha più trovato un’occupazione. Nessuno dei tre ha una pensione, eppure oggi ricevono una rendita mensile garantita grazie a misure poco conosciute ma accessibili.

Non sono soli. In Italia, sono migliaia le persone che si trovano nella stessa situazione e non sanno di avere diritto a un aiuto. Parliamo di strumenti che esistono e funzionano, anche per chi è rimasto fuori dal circuito dei contributi previdenziali. Basta conoscere i requisiti e attivarsi.

Quando la salute diventa un diritto: la pensione di invalidità civile

Uno dei primi strumenti disponibili è la pensione di invalidità civile, destinata a chi ha una ridotta capacità lavorativa riconosciuta da una commissione medica. Mario, ad esempio, ha ottenuto questa forma di sostegno dopo anni di cura alla moglie che gli hanno causato un serio crollo psicofisico.

Monete che crescono e miniatura di persone
Quando la salute diventa un diritto: la pensione di invalidità civile-crypto.it

Nel 2025, chi ha un’invalidità tra il 74% e il 99% può ricevere 336 euro al mese, purché il reddito non superi i 5.771,35 euro annui. Se l’invalidità è totale, si può arrivare a 739,83 euro mensili, più 542,02 euro di accompagnamento. Quest’ultima cifra è indipendente dal reddito e garantita a chi ha bisogno di assistenza continua.

Una novità importante riguarda i malati oncologici: le visite di revisione non sono più obbligatorie se la documentazione sanitaria è completa. Questo significa meno stress e tempi più rapidi per ricevere l’aiuto.

Oltre i contributi: assegno sociale e fondo per casalinghi

Chi ha superato i 67 anni e non ha mai versato contributi all’INPS, come Nighisti, può richiedere l’assegno sociale. Si tratta di una misura assistenziale che nel 2025 vale 538,68 euro al mese per 13 mensilità. È destinata a chi vive in Italia stabilmente e ha redditi molto bassi: sotto i 7.002,97 euro annui per i single e 14.005,94 euro per le coppie.

Esiste anche una forma di previdenza dedicata a chi si è occupato della casa: il fondo pensione per casalinghe e casalinghi. È il caso di Luca, che ha deciso di versare contributi volontari per garantirsi una pensione. Bastano 5 anni di versamenti da almeno 25,82 euro al mese per maturare il diritto a una rendita. L’importo sarà proporzionato a quanto versato, ma è una possibilità reale per chi ha sempre vissuto ai margini del sistema contributivo.

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