Dividendi, utili e biometano: Hera è la utility italiana su cui puntano anche gli analisti

l gruppo bolognese punta su economia circolare, efficienza e remunerazione costante per conquistare il mercato. Ecco cosa dicono numeri e analisti. Dividendi in crescita, utili solidi e strategie green fanno di Hera una delle utility italiane più interessanti per il 2025.

Mentre i mercati oscillano tra incertezze macroeconomiche e nuove dinamiche regolatorie, Hera S.p.A. continua a offrire segnali di solidità e visione di lungo periodo. Il titolo, in crescita del 26,5% negli ultimi 12 mesi, ha beneficiato di una strategia ben definita: investimenti nella transizione energetica, crescita nei servizi ambientali e politiche di dividendo coerenti e sostenibili.

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Hera è la utility italiana su cui puntano anche gli analisti – crypto.it

Secondo quanto emerso nelle ultime settimane, Hera ha rafforzato il suo impegno nella decarbonizzazione e nell’economia circolare. In particolare, tramite la controllata Aliplast, ha acquisito uno stabilimento di riciclaggio PET da Gurit Italia, consolidando la propria leadership nel riciclo delle plastiche. Un passo che si affianca all’iniziativa di inserire biometano al 5% nella rete di distribuzione, primo esperimento del genere su scala nazionale.

Crescita stabile, utili in aumento e multipli interessanti

I numeri parlano chiaro. Il fatturato 2024 si è attestato a 13,04 miliardi €, con un incremento del 9,8% rispetto all’anno precedente, e un utile netto di 494,5 milioni €, in crescita del 51,5%. L’EBITDA si posiziona a 1,37 miliardi €, mentre il Return on Equity supera il 13,8%, a fronte di un P/E a 11,66, che rende il titolo ancora competitivo rispetto ad altre utility quotate.

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Crescita stabile, utili in aumento e multipli interessanti – crypto.it

Anche dal punto di vista patrimoniale Hera si conferma solida, con 1,32 miliardi € di cassa, un Current Ratio di 1,05 e un Debt/Equity al 136,96%, gestito in maniera prudente grazie a strumenti di finanziamento sostenibili, come il recente accordo da 460 milioni € con la BEI.

Dividendi crescenti e valutazioni degli analisti

Una delle leve che rendono Hera particolarmente appetibile è la sua politica di dividendi. Per il 2025, è stato proposto un dividendo di 0,15 € per azione, con stacco il 23 giugno 2025 e pagamento il 25 giugno, in crescita rispetto ai 0,14 € del 2024. Ai prezzi attuali (4,01 €), il rendimento atteso è pari a circa 3,74%, coerente con la media degli ultimi anni. L’obiettivo del management è raggiungere una cedola di 0,16 € entro il 2027, confermando una tendenza di crescita costante.

Negli ultimi cinque anni, Hera ha sempre distribuito dividendi, con un rendimento medio del 3,5%, a conferma della sua affidabilità. Secondo le rilevazioni di MarketScreener, il prezzo obiettivo medio è fissato a 4,45 €, con un target massimo a 4,70 € e minimo a 4,20 €. Considerando l’attuale quotazione di 4,01 €, il potenziale di upside resta interessante. Le raccomandazioni degli analisti negli ultimi tre mesi sono prevalentemente “buy”, con giudizi positivi da parte di Intesa Sanpaolo, Equita SIM e Kepler Cheuvreux.

Con un beta di 0,88, il titolo mostra una volatilità contenuta, elemento che lo rende particolarmente adatto a investitori orientati alla stabilità. L’attenzione alla governance, agli investimenti ESG e alla distribuzione del valore crea un mix convincente per chi cerca esposizione al settore utility con uno sguardo al futuro.

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