L’oro scende sotto pressione, ma Goldman Sachs rilancia: “Compra ora”, il prezzo può salire fino a 3.300 $

Il recente calo delle quotazioni dell’oro non ha spaventato Goldman Sachs. Anzi, secondo la banca d’investimento americana, si tratta di un’opportunità per aprire posizioni “ad alta convinzione”. Il metallo giallo potrebbe raggiungere nuovi record nel 2025, trainato dalla domanda delle banche centrali e dalla politica monetaria più accomodante.

Nel mondo degli investimenti, ci sono fasi di mercato in cui la discesa di un asset può rappresentare un’occasione, non solo per chi cerca opportunità tattiche nel breve periodo, ma anche per chi adotta una visione di lungo termine. È il caso dell’oro, che nelle ultime settimane ha subito un calo temporaneo, oscillando intorno ai 3.030 $ l’oncia, livello che rappresenta il minimo dell’ultima settimana.

sede Goldman Sachs lingotti oro
L’oro non è immune dalla crisi dei mercati finanziari, ma Goldman Sachs invita all’acquisto di lungo termine – crypto.it

Un movimento che alcuni hanno interpretato come segnale di debolezza, attribuendolo a una temporanea riduzione della domanda da parte degli investitori istituzionali. Tuttavia, per altri operatori di mercato – tra cui Goldman Sachs – questo arretramento è stato letto come un punto d’ingresso strategico. La banca americana ha rivisto al rialzo le proprie previsioni per la fine del 2025, portando il target di prezzo da 2.890 $ a 3.100 $, come riportato da Reuters e confermato in una nota ufficiale. Goldman sottolinea che, in un contesto caratterizzato da incertezza politica, timori di recessione e aspettative di allentamento monetario, il metallo prezioso mantiene una forte attrattiva come bene rifugio e strumento di diversificazione nei portafogli globali.

Perché l’oro potrebbe tornare a brillare nel 2025

Secondo gli analisti di Goldman Sachs, le ragioni dietro questa revisione sono molteplici. In primo luogo, la domanda delle banche centrali resta strutturalmente elevata. Negli ultimi mesi, gli acquisti sono proseguiti a un ritmo medio di circa 70 tonnellate al mese, e secondo le stime, questo alone di supporto potrebbe aggiungere fino al +9% al prezzo del metallo entro la fine del prossimo anno.

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Le ragione per le quali il sole potrebbe tornare a brillare sull’oro – crypto.it

Un secondo fattore riguarda le attese sulla politica monetaria. La previsione è che la Federal Reserve possa effettuare due tagli dei tassi nel corso del 2025, e un ulteriore intervento nella prima metà del 2026. Un contesto di tassi più bassi tende storicamente a favorire gli afflussi verso gli ETF sull’oro, che nel frattempo hanno già mostrato segnali di risveglio. Inoltre, se l’incertezza geopolitica dovesse persistere – tra timori di dazi e tensioni elettorali negli Stati Uniti – l’oro potrebbe essere riscoperto come bene rifugio.

Target rivisti al rialzo e potenziale da sfruttare

In questo contesto, la banca ha elaborato anche scenari alternativi. Se la domanda delle banche centrali dovesse accelerare ulteriormente, portando gli acquisti mensili sopra le 80 tonnellate, il prezzo dell’oro potrebbe toccare quota 3.200 $. E in un contesto di incertezza politica accentuata, con instabilità commerciale e rallentamenti economici globali, lo scenario massimo previsto è di 3.300 $ l’oncia entro la fine del 2025.

Queste proiezioni rendono l’attuale fase di debolezza un’opportunità “di valore”, come la definisce Goldman. La banca sottolinea che si tratta di una posizione ad alta convinzione, ovvero una strategia che implica un forte livello di fiducia nelle proprie stime e una tolleranza maggiore alla volatilità nel breve periodo. Non una raccomandazione diretta, ma una lettura strategica in un contesto di mercato ancora turbolento, dove la ricerca di coperture e diversificazione resta centrale.

Per gli investitori, il messaggio è chiaro: mentre molti fuggono dai cali, chi ha una visione di lungo periodo potrebbe trovare nell’oro un alleato prezioso in vista del 2025.

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