Dopo un primo trimestre in salita e poi in brusca discesa, XRP entra in aprile con molti dubbi e una sola certezza: la volatilità. Gli analisti si dividono tra chi vede segnali di recupero e chi teme una nuova fase ribassista. Ecco cosa ci dicono i dati.
Il 2025 non è iniziato nel migliore dei modi per XRP, uno degli asset digitali più discussi del panorama crypto. Dopo aver toccato un massimo YTD vicino ai 3,30 $, il token ha perso circa il 35%, scivolando fino all’area di 2,14 $.

Un calo che ha colto molti di sorpresa, specie dopo l’entusiasmo iniziale che aveva accompagnato i primi mesi dell’anno, alimentato anche da alcune speculazioni sulla sua possibile adozione istituzionale. E ora la domanda che si pongono molti investitori è una sola: assisteremo a un rimbalzo ad aprile, oppure siamo solo all’inizio di una nuova correzione?
Analisi tecnica: pattern ribassista o supporto in arrivo?
Secondo un’analisi di Invezz, pubblicata il 1° aprile 2025, XRP sta disegnando un classico pattern a “testa e spalle”, noto nella letteratura tecnica per anticipare inversioni di tendenza al ribasso. In questo scenario, il prossimo livello chiave sarebbe attorno a 1,8475 $, corrispondente al ritracciamento di Fibonacci del 61,8%. Se il prezzo dovesse rompere questo supporto, il rischio di una discesa ulteriore aumenterebbe sensibilmente.
Tuttavia, alcuni segnali fanno pensare a una possibile stabilizzazione: l’RSI è tornato in zona neutrale, mentre il volume degli scambi è in leggera ripresa. Un ritorno sopra la soglia psicologica dei 3 $ annullerebbe l’attuale pattern ribassista, aprendo la porta a un nuovo rally.

Secondo CoinMarketCap, XRP è oggi tra i primi dieci asset per capitalizzazione, ma è anche tra i più volatili. E proprio questa combinazione lo rende interessante per chi cerca operazioni speculative di breve termine.
Previsioni contrastanti e sentiment di mercato
L’ottimismo non manca tra gli analisti più bullish. Secondo una proiezione riportata da Watcher Guru, XRP potrebbe toccare un nuovo massimo storico a 3,78 $ entro la fine di aprile 2025, segnando un incremento dell’80% rispetto ai livelli attuali. Lo scenario si basa su una serie di catalizzatori: tra questi, l’adozione istituzionale in aumento, nuove partnership nel settore dei pagamenti transfrontalieri e una maggiore chiarezza normativa negli Stati Uniti.
Ma non tutti condividono questa visione. Per alcuni analisti di CryptoQuant, il prezzo attuale riflette ancora un eccesso di entusiasmo speculativo accumulato nei primi mesi dell’anno. In mancanza di dati fondamentali solidi, un rimbalzo sostenuto appare poco probabile nel breve periodo.
Il sentiment degli investitori retail, invece, è più cauto ma non completamente negativo. Secondo i dati aggregati da Santiment, le menzioni social su XRP sono in calo rispetto a febbraio, ma resta alto l’interesse tra le whale, segno che le grandi entità stanno monitorando con attenzione i livelli attuali per valutare ingressi strategici.
In un mercato così condizionato da fattori esterni e regolatori, XRP resta un asset a doppio taglio. Da un lato offre ampi margini di volatilità, dall’altro costringe gli investitori a una gestione del rischio rigorosa. Per chi guarda ad aprile come possibile occasione di rimbalzo, la prudenza resta l’unico alleato certo.