Terna guarda al futuro con piani di investimento ambiziosi, solidi risultati operativi e un dividendo che continua a premiare gli azionisti. Con un rendimento vicino al 5% e strategie focalizzate sulla transizione energetica, il titolo resta uno dei più interessanti nel panorama italiano.
Nelle ultime settimane, Terna ha fatto parlare di sé per due motivi principali: i maxi investimenti annunciati e l’affidabilità nella distribuzione dei dividendi. Il 14 marzo, l’azienda ha comunicato un piano da oltre 23 miliardi di euro da investire in dieci anni per potenziare la rete elettrica nazionale e supportare la transizione energetica. A fine marzo, la cifra è stata aggiornata: 17,7 miliardi saranno stanziati entro il 2028, con un +7% rispetto al piano precedente.

In seguito alla presentazione del piano industriale 2024-2028, Moody’s e S&P Global hanno confermato il rating di lungo termine di Terna, rispettivamente Baa2 e BBB+, entrambi con outlook stabile e superiori al rating sovrano italiano. Il nuovo piano prevede un forte aumento degli investimenti, con Terna impegnata a sostenere la transizione energetica, promuovendo decarbonizzazione e riduzione della dipendenza energetica dall’estero.
L’ambizione industriale è accompagnata da solidi risultati finanziari. L’EBITDA ha registrato una crescita del 18%, raggiungendo i 2,6 miliardi di euro, segno di una gestione efficiente e in grado di sostenere politiche di distribuzione generose. Terna si conferma così una realtà in grado di attrarre investitori attenti a bilanciare rendimento e stabilità.
Dividendi costanti e un rendimento atteso vicino al 5%
Uno degli elementi più apprezzati dagli azionisti è la regolarità con cui Terna distribuisce il proprio dividendo. Per il 2024, l’importo complessivo è di 0,3962 euro per azione, suddiviso tra l’acconto di novembre e il saldo previsto a giugno 2025. Ai valori attuali di Borsa (circa 8,05 euro), il dividend yield si attesta intorno al 4,9%.

Guardando agli ultimi cinque anni, il trend è chiaro: dal 2019 al 2023 il dividendo è cresciuto costantemente, passando da 0,2495 euro a 0,3396 euro. Una progressione stabile, con un rendimento medio annuo che si aggira intorno al 4,5%, senza che in nessun anno sia stata interrotta la distribuzione. Questo storico di affidabilità rafforza la percezione di Terna come titolo difensivo e di lungo periodo.
Le valutazioni degli analisti e gli scenari di mercato
Negli ultimi tre mesi, il titolo Terna ha ricevuto diverse raccomandazioni dagli analisti. UBS ha confermato il giudizio Neutral abbassando il target price a 8,10 euro, mentre Deutsche Bank e Equita SIM hanno mantenuto un approccio prudente con target compresi tra 8,20 e 9,30 euro. Il prezzo obiettivo medio, secondo Marketscreener, si attesta a 8,308 euro, con un potenziale di rialzo moderato rispetto alle quotazioni correnti.
Le stime più ottimistiche vedono il titolo arrivare a 9,60 euro, mentre quelle più caute lo collocano a 7,60 euro. Questa forbice riflette un clima d’attesa, ma anche fiducia nei fondamentali del gruppo, che resta ben posizionato per beneficiare delle dinamiche legate alla transizione energetica e agli investimenti infrastrutturali.
Nel complesso, Terna continua a rappresentare una scelta solida per chi cerca stabilità, esposizione al settore energia e una remunerazione costante nel tempo. Il titolo, pur non offrendo spunti speculativi, si distingue per visibilità, affidabilità e una strategia coerente con le esigenze del sistema elettrico del futuro.