Prysmian accelera nel mercato nordamericano con un’acquisizione strategica e previsioni di crescita ambiziose. L’accordo con Channell Commercial Corp e l’ipotesi di una doppia quotazione negli USA rafforzano la posizione globale del gruppo. Gli analisti aggiornano i target: il potenziale di rialzo è notevole.
Prysmian non rallenta. Mentre molti gruppi europei consolidano le proprie posizioni, l’azienda italiana spinge sull’espansione e guarda con decisione al mercato statunitense. Il nuovo capitolo di questa strategia si chiama Channell Commercial Corp, società americana attiva nella produzione di dispositivi di connettività. Il 25 marzo 2025, Prysmian ha annunciato l’acquisizione dell’azienda per una cifra complessiva fino a 1,15 miliardi di dollari, segnando una delle operazioni più rilevanti degli ultimi anni per il gruppo. L’accordo prevede un pagamento iniziale di 950 milioni, con la possibilità di un’integrazione fino a 200 milioni legata al raggiungimento di specifici obiettivi finanziari.

Il finanziamento sarà garantito da una combinazione di debito e strumenti equity-linked, con la chiusura prevista nel secondo trimestre del 2025. Un’operazione che mira a rafforzare la già forte presenza di Prysmian negli Stati Uniti, il mercato che attualmente offre i margini più elevati per il gruppo.
Nuovi target di crescita e l’idea di una doppia quotazione
L’annuncio dell’acquisizione è stato accompagnato da un altro elemento strategico: Prysmian prevede un aumento del 64% dell’EBITDA entro il 2028, grazie all’integrazione di Channell e alla crescita organica del business. A supportare questa espansione, l’azienda ha anche confermato di stare valutando l’ipotesi di una doppia quotazione negli Stati Uniti, con l’obiettivo di attrarre investitori locali e valorizzare la nuova struttura internazionale.
Gli analisti hanno risposto con una raffica di aggiornamenti sui target price. Nelle ultime settimane, Citigroup, UBS, Jefferies e Intesa Sanpaolo hanno confermato il rating Buy, con target compresi tra 69 e 75 euro. Equita SIM resta più cauta, con un Hold e target a 68,50 euro, mentre J.P. Morgan si spinge fino a 78 euro. Il prezzo obiettivo medio, secondo Marketscreener, è di 69,66 euro, circa il 22% in più rispetto alle attuali quotazioni intorno ai 56,76 euro.

Il prezzo obiettivo massimo stimato dagli analisti è di 80 euro, che rappresenta un potenziale rialzo di circa il 41%rispetto alle quotazioni attuali. Al contrario, il prezzo obiettivo minimo è di 32 euro, che implicherebbe un ribasso del 43%. Questa ampia forbice riflette le divergenze di valutazione legate all’esecuzione dell’integrazione, al contesto macro e al posizionamento competitivo.
Dividendo in crescita e rendimento solido nel tempo
Oltre alle mosse strategiche, Prysmian si conferma affidabile anche sul fronte della remunerazione degli azionisti. Per l’esercizio 2024, è previsto un dividendo di 0,8 euro per azione, con uno yield atteso di circa 1,25% calcolato sulle quotazioni di fine febbraio 2025. Il pagamento è previsto per aprile, in un’unica soluzione, come da tradizione della società.
Negli ultimi cinque anni, il dividendo di Prysmian è cresciuto con costanza, passando da 0,5 euro nel 2020 a 0,8 euro nel 2024. Questo si traduce in una crescita media annua di circa il 12%, senza che in alcun anno si sia registrata una sospensione. Un segnale importante per chi guarda alla solidità e alla continuità nel tempo, specialmente in un contesto di mercato che richiede selettività e visione di lungo periodo.
Con prospettive di crescita internazionale e fondamentali solidi, il titolo Prysmian continua a posizionarsi come un’opzione credibile per gli investitori orientati alla qualità e alla resilienza.