Banco BPM continua a sorprendere per solidità, strategia e remunerazione degli azionisti. Dopo un 2023 chiuso con risultati record, la banca si conferma uno dei titoli più osservati del settore bancario italiano. E ora, con nuovi sviluppi societari e il dividendo più alto mai distribuito, il mercato guarda con crescente attenzione alle sue prospettive.
Non sempre serve un colpo di scena per attirare l’interesse degli investitori. A volte è la costanza nei risultati, unita a una gestione prudente ma ambiziosa, a far emergere un titolo con forza silenziosa. È il caso di Banco BPM, che nelle ultime due settimane ha catalizzato l’attenzione per una serie di motivi: utili in crescita, dividendi al top, una struttura operativa sempre più efficiente e uno sguardo ben preciso verso il futuro, con obiettivi concreti e una traiettoria strategica chiara.

Il tutto mentre il mercato si interroga su possibili consolidamenti nel settore, sull’evoluzione del contesto macroeconomico e mentre l’istituto annuncia un’offerta su Anima Holding, che tuttavia rappresenta solo una piccola parte di un disegno più ampio e strutturato.
Una performance finanziaria che rafforza la fiducia
Banco BPM ha chiuso il 2024 con un utile netto di 1,92 miliardi €, in crescita del 51,9% rispetto al 2023. L’utile netto adjusted ha raggiunto 1,7 miliardi €, superando le attese. I proventi operativi sono saliti del 6,8% a 5,7 miliardi €, mentre il margine di interesse è cresciuto a 3,44 miliardi € (+4,6%). Il risultato della gestione operativa è aumentato del 10% a 3,05 miliardi €. Le rettifiche su crediti ammontano a 461,48 milioni € e il cost/income è sceso al 46,6%, segnalando un miglioramento dell’efficienza.

Gli analisti confermano il buon momento. Secondo Soldionline.it, negli ultimi tre mesi 16 analisti hanno seguito il titolo: 10 raccomandano l’acquisto, 5 suggeriscono di mantenere e solo 1 consiglia di vendere. Un consenso ampiamente positivo, sostenuto da fondamentali solidi.
Quotazioni, target e politica dei dividendi
Il prezzo obiettivo medio indicato da MarketScreener è di 6,35 €, con un massimo di 7,00 € e un minimo di 5,60 €. La quotazione attuale si aggira intorno a 6,10 €, un dato che posiziona il titolo leggermente al di sotto del target medio, lasciando intravedere un potenziale di rialzo moderato.
Ma il vero punto di forza è la remunerazione degli azionisti. Per il 2025 è previsto un dividendo di 0,56 € per azione, pari a un rendimento atteso del 9,1%, uno dei più alti nel comparto bancario italiano. Nei cinque anni precedenti, Banco BPM ha distribuito dividendi in quattro esercizi su cinque, con l’unica eccezione nel 2020, a causa del blocco imposto dalla BCE durante la pandemia. Il rendimento medio quinquennale si è attestato intorno al 6,2%, segno di una politica stabile e orientata al valore per l’azionista.
Un’OPA per rafforzare la crescita, non per cambiare rotta
In questo contesto si inserisce l’OPA su Anima Holding, annunciata a fine marzo a 1,82 € per azione. Banco BPM, che già detiene il 20,6% del capitale, mira a consolidare la propria presenza nel risparmio gestito. L’operazione, dal valore potenziale di circa 830 milioni €, è coerente con la volontà di aumentare i ricavi ricorrenti e migliorare l’integrazione dei servizi finanziari. Ma rappresenta solo una delle tante leve strategiche che l’istituto sta attivando in una fase di piena maturità del proprio piano industriale.