Luigi voleva fare una donazione ai suoi cari, ma non immaginava quanti rischi ci fossero. Esistono donazioni che non possono essere revocate o impugnate? Cosa dice il Codice Civile in merito? Leggiamo il caso di Luigi e come il suo avvocato gli ha chiarito ogni dubbio.
Luigi era entusiasta. Dopo anni di sacrifici, aveva deciso di fare delle donazioni ai suoi nipoti e a un caro amico, un gesto di generosità che lo rendeva felice.

Tuttavia, prima di procedere, decise di consultare un avvocato per capire se queste donazioni potessero essere messe in discussione in futuro. Non voleva che un domani, a causa di cavilli legali o contestazioni da parte di altri eredi, i suoi cari si trovassero in difficoltà. Seduto nello studio dell’avvocato, Luigi ascoltò con attenzione mentre il professionista gli spiegava quali donazioni potevano essere revocate e quali, invece, erano davvero definitive. Quello che scoprì lo lasciò sorpreso: esistono alcune donazioni che non possono essere impugnate o revocate, ma la legge impone precise condizioni.
Quando una donazione può essere contestata?
L’avvocato spiegò a Luigi che non tutte le donazioni sono intoccabili. Gli eredi, ad esempio, possono impugnare una donazione se questa riduce la loro quota di legittima, ossia la parte di eredità che la legge garantisce loro. Se, alla morte del donante, gli eredi si accorgono che la donazione ha compromesso i loro diritti, possono agire legalmente per chiedere la restituzione di quanto donato. Ma non è tutto: anche i creditori del donante possono contestare una donazione se questa impedisce loro di recuperare i crediti vantati nei confronti del debitore.
Luigi iniziò a preoccuparsi. “Quindi, se dono oggi qualcosa ai miei nipoti, tra anni potrebbe essere richiesto indietro?”. L’avvocato annuì, ma gli spiegò che esistono precise condizioni per poter contestare una donazione. Ad esempio, gli eredi possono agire solo se la donazione ha effettivamente leso la loro quota di legittima. Inoltre, devono rispettare termini ben precisi: una donazione può essere impugnata solo entro 10 anni dall’apertura della successione.
Quali donazioni non possono essere revocate o impugnate?
Dopo aver ascoltato con attenzione i rischi, Luigi si sentì sollevato quando l’avvocato gli spiegò che esistono donazioni che non possono essere revocate. In particolare, ci sono due categorie principali di donazioni che il Codice Civile tutela in modo speciale:

Le donazioni remuneratorie, cioè quelle fatte per ricompensare qualcuno per un atto di generosità o un favore ricevuto. Se, ad esempio, Luigi volesse donare un bene al suo amico per ringraziarlo del supporto ricevuto negli anni, quella donazione non potrebbe essere revocata per ingratitudine o per sopravvenienza di figli.
Le donazioni obnuziali, ovvero quelle fatte in occasione di un matrimonio. Se Luigi volesse fare un regalo di nozze ai suoi nipoti, quella donazione non potrebbe essere revocata.
L’avvocato rassicurò Luigi spiegandogli che, seguendo le giuste procedure, avrebbe potuto fare le sue donazioni senza correre rischi. L’importante era valutare attentamente il tipo di donazione e accertarsi che rientrasse tra quelle che la legge considera intoccabili. “In questo modo, i tuoi nipoti e il tuo amico non dovranno temere sorprese in futuro”, concluse l’avvocato.
Mentre lasciava lo studio, Luigi si sentiva più tranquillo. Ora sapeva come proteggere il suo gesto di generosità, evitando problemi per il futuro. Ti sei mai chiesto se le tue donazioni sono davvero sicure? Potrebbe valere la pena parlarne con un esperto per evitare brutte sorprese.