Il bonifico che può farti perdere migliaia di euro: l’errore che ha rischiato di rovinare tutto a Roberto

Può un genitore aiutare economicamente un figlio nei lavori di ristrutturazione senza fargli perdere le detrazioni fiscali? Il punto cruciale sta tutto in un bonifico, ma non uno qualsiasi.

Una compilazione sbagliata può significare aggiungere ai vantaggi fiscali. E no, non è come fare un bonifico ordinario: ecco cosa è successo a Gaetano e suo figlio Roberto. E potrrebbe succedere a tanti altri.

Bonifico
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Quando Gaetano ha deciso di aiutare suo figlio Roberto, che stava ristrutturando il suo primo appartamento a Roma, non aveva idea che un semplice gesto di supporto economico potesse diventare così complicato.

Quando il bonifico parla, l’Agenzia ascolta (e accetta)

Per lui, il bonifico era solo un trasferimento di soldi: l’importante era che i lavori andassero avanti. Ma Roberto, che nel frattempo si era documentato su internet, era un po’ preoccupato. Non volevare rischiare di perdere le detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia solo perché il bonifico non era stato compilato nel modo giusto.

Spostamento di soldi
Quando il bonifico parla, l’Agenzia ascolta (e accetta)-crypto.it

I lavori erano già iniziati: pavimenti da rifare, impianto elettrico da sistemare, una parete da abbattere per allargare il soggiorno. E come spesso accade, il preventivo iniziale non era bastato. Gaetano era pronto a coprire le spese in eccesso, ma Roberto aveva letto che il bonifico parlante doveva essere compilato con alcune informazioni ben precise, soprattutto se a pagare era qualcuno diverso da chi usufruiva delle detrazioni. Quel “parlante” lo lasciava perplesso. Cos’aveva mai da dire un bonifico?

Eppure bastava poco per far tutto bene. Bastava saperlo. Ecco dove spesso ci si perde: nei dettagli che sembrano secondari e invece fanno tutta la differenza.

Nel caso di ristrutturazione edilizia con bonific , ogni dettaglio conta. La differenza tra un bonifico ordinario e uno “parlante” non è solo una formalità: è ciò che permette all’Agenzia delle Entrate di accettare la richiesta di detrazione fiscale . E quando il denaro arriva da un’altra persona, come nel caso di Gaetano e Roberto, l’attenzione deve essere doppia.

Il sostegno familiare non è solo affetto: è anche precisione

Roberto era il proprietario dell’immobile e aveva diritto alle detrazioni. Ma se il bonifico fosse partito dal conto di suo padre senza le giuste indicazioni, avrebbe potuto perdere tutto. Questo perché il soggetto che detrae deve risultare come colui che sostiene la spesa. Fortunatamente, una circolare dell’Agenzia delle Entrate aveva già chiarito che, anche se il bonifico parte da un conto intestato a qualcun altro, basta che nel campo corretto venga inserito il codice fiscale di chi vuole usufruire della detrazione.

Ed è proprio quello che hanno fatto. Gaetano, con l’aiuto di un impiegato in banca, ha compilato il bonifico inserendo nella causale il riferimento normativo, il codice fiscale di Roberto e la partita IVA dell’impresa che stava svolgendo i lavori. Bonifico effettuato correttamente, bonifico bancario anticipato. E Roberto ha potuto detrarre senza problemi. Ma senza una minima attenzione, anche un errore banale può far perdere migliaia di euro in benefici fiscali .

Aiutare i figli è qualcosa di naturale. Ma quando si tratta di bonus ristrutturazioni, l’affetto non basta. Servire anche precisione. Gaetano non immaginava che per fare un problema al figlio dovesse mettersi a studiare codici fiscali, causali e normativi. Ma lo ha fatto, perché sapeva quanto quella casa significasse per Roberto. E alla fine, tutto è andato per il verso giusto. L’esperienza di Gaetano e Roberto insegna che anche un gesto d’aiuto può avere un impatto fiscale importante.

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