Pensi che senza aver mai lavorato sia impossibile ricevere una pensione? Ti sorprenderà sapere che esistono alternative per chi non ha mai versato contributi o ne ha accumulati pochissimi. Salvatore, Nicola e Linda hanno affrontato questa situazione in modi diversi: vediamo come.
Salvatore ha sempre lavorato saltuariamente, senza mai raggiungere un numero sufficiente di anni contributivi. Nicola ha trascorso la vita accudendo i genitori anziani, senza mai avere un impiego ufficiale.

Linda ha lavorato part-time, ma i suoi contributi sono troppo bassi per garantirle una pensione dignitosa. Se anche tu ti trovi in una situazione simile, potresti avere più opzioni di quanto immagini. Il sistema previdenziale italiano offre alcune soluzioni per chi non ha mai lavorato o ha maturato pochissimi contributi.
Pensione per casalinghe: un’opportunità per chi si occupa della famiglia
La pensione per casalinghe è una soluzione per chi non ha mai avuto un impiego stabile ma ha sempre svolto attività di cura in famiglia. Offerto dall’INPS, il Fondo casalinghe consente di costruire una pensione attraverso versamenti volontari.

L’iscrizione è aperta a chi non percepisce altre pensioni e non lavora a tempo pieno. Anche chi ha un impiego part-time con reddito ridotto può aderire. I contributi sono volontari, con un minimo di 26 euro al mese (circa 310 euro all’anno). Maggiore è l’importo versato, maggiore sarà la pensione futura.
Ad esempio, Linda ha iniziato a versare i contributi minimi al Fondo casalinghe all’età di 32 anni. Ora che ha 67 anni, può contare su una pensione di circa 1000 euro mensili. Una piccola spesa mensile che nel tempo si è trasformata in una sicurezza per la vecchiaia.
Per iscriversi, basta accedere al portale INPS e inviare la domanda online. Anche senza un impiego ufficiale, costruire una pensione è possibile con la giusta pianificazione.
Assegno sociale: il sostegno per chi non ha contributi
Per chi non ha mai lavorato e non ha contributi versati, l’assegno sociale rappresenta un’importante forma di sostegno economico. È una prestazione assistenziale destinata a chi si trova in difficoltà economica e non ha redditi sufficienti.
Nicola, ad esempio, ha trascorso la vita accudendo i genitori malati e non ha mai lavorato stabilmente. Al compimento dei 67 anni, ha potuto richiedere l’assegno sociale, ottenendo un aiuto economico fondamentale.
Per ottenerlo, bisogna:
- Avere almeno 67 anni;
- Essere cittadini italiani o con permesso di soggiorno di lungo periodo;
- Risiedere in Italia da almeno 10 anni;
- Avere un reddito annuo inferiore ai limiti di legge.
Nel 2025, l’importo massimo è di 6.947 euro all’anno per i non coniugati e di 13.894 euro per i coniugati. Chi non ha reddito riceve l’assegno pieno, mentre chi ha redditi limitati può ottenerlo in misura ridotta.
Salvatore, invece, ha scoperto l’opzione contributiva Dini, che consente la pensione con 15 anni di contributi, se almeno un contributo è stato versato prima del 31 dicembre 1995. Una possibilità utile per chi ha avuto un percorso lavorativo discontinuo.
Molti pensano che senza contributi non sia possibile ottenere nulla, ma le alternative esistono.