Benzina e diesel, scattano gli aumenti: ecco quanto pagheremo in più con la nuova riforma delle accise!

Riforma delle accise su diesel e benzina: quanto costerà davvero fare il pieno?

La riforma delle accise sui carburanti è ufficialmente partita e avrà un impatto significativo sul costo del diesel e della benzina nei prossimi anni. Il governo ha deciso di rimodulare la tassazione per uniformare gradualmente le accise tra i due carburanti, modificando un sistema che per anni ha favorito il gasolio con una tassazione più bassa rispetto alla benzina. Questa misura si inserisce in un contesto di politiche fiscali e ambientali più ampio, con l’obiettivo di riequilibrare il carico fiscale e incentivare la transizione verso veicoli meno inquinanti.

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Ecco quanto pagheremo in più con la nuova riforma delle accise – crypto.it

L’aumento delle accise sul diesel e la contestuale riduzione su benzina potrebbero avere conseguenze dirette per automobilisti, trasportatori e imprese, con possibili effetti anche sui costi della logistica e dei beni di consumo. Ma quali saranno gli effetti concreti di questa riforma? E quanto aumenterà il prezzo del pieno per i consumatori?

Cosa prevede la riforma e quali saranno gli aumenti

Attualmente, le accise sulla benzina ammontano a 728,40 euro per mille litri, mentre quelle sul diesel si attestano a 617,40 euro per mille litri. La riforma prevede un incremento graduale dell’accisa sul gasolio tra 1 e 1,5 centesimi al litro ogni anno per i prossimi cinque anni. Parallelamente, l’accisa sulla benzina subirà una riduzione equivalente, con l’obiettivo di equiparare la tassazione tra i due carburanti.

L’effetto immediato di questo provvedimento sarà un aumento progressivo del costo del diesel, mentre la benzina potrebbe subire variazioni meno significative. Per un pieno di 50 litri, un incremento di 1 centesimo al litro si tradurrà in una spesa extra di circa 0,61 euro (considerando anche l’IVA). Se l’aumento sarà di 1,5 centesimi al litro, il rincaro per un pieno sarà di circa 0,915 euro.

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Con la riforma delle accise il costo del carburante potrebbe riservare sorprese – crypto.it

A livello annuale, considerando un consumo medio, il costo aggiuntivo per un automobilista con vettura diesel potrebbe essere di circa 14,64 euro. Se si guarda all’impatto complessivo su scala nazionale, si stima un aumento della spesa per i consumatori di circa 243 milioni di euro all’anno, con un impatto totale di 1,21 miliardi di euro in cinque anni.

Le ragioni della riforma e le possibili conseguenze

L’obiettivo dichiarato del governo è quello di rendere la tassazione più equa tra diesel e benzina, considerando che il gasolio, pur essendo meno tassato, è associato a emissioni più inquinanti rispetto alla benzina. Questa misura si inserisce in un quadro più ampio di politiche ambientali, volte a incentivare una transizione verso veicoli meno inquinanti.

Tuttavia, la riforma solleva alcune criticità. Il settore dei trasporti, fortemente dipendente dal diesel, potrebbe risentire in modo particolare di questi aumenti, con possibili ripercussioni sul costo della logistica e dei beni di consumo. Le associazioni dei consumatori, inoltre, hanno espresso preoccupazione per il possibile impatto sull’inflazione, con il rischio di aumenti generalizzati dei prezzi al dettaglio.

Allo stesso tempo, l’effetto benefico della riduzione delle accise sulla benzina potrebbe essere limitato, considerando la volatilità dei prezzi dei carburanti, influenzati anche da dinamiche internazionali. Inoltre, l’aumento del costo del dieselpotrebbe penalizzare soprattutto chi utilizza l’auto per lavoro, come tassisti e autotrasportatori, rendendo necessarie misure di compensazione per queste categorie.

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