Ogni anno, migliaia di pensionati italiani all’estero devono dimostrare di essere ancora in vita per continuare a ricevere la loro pensione. L’accertamento dell’esistenza in vita è una procedura obbligatoria richiesta dall’INPS, e la mancata verifica comporta la sospensione della pensione. Per alcuni può sembrare un passaggio semplice, ma per altri può trasformarsi in un problema serio, con conseguenze economiche pesanti.
Immagina di ricevere regolarmente la tua pensione INPS, ma un giorno il pagamento si interrompe senza preavviso. Ti rivolgi alla banca, ma non ricevi risposte chiare. Controlli il conto più volte, pensando a un errore momentaneo, ma il denaro non arriva. Dopo ore di telefonate e ricerche, scopri che il motivo è la mancata conferma della tua esistenza in vita, magari per un disguido postale o per una svista burocratica. Questo accade ogni anno a diversi pensionati italiani all’estero, che devono risolvere situazioni complicate per riottenere il proprio assegno.

Nel frattempo, le spese si accumulano, l’affitto da pagare si avvicina e l’ansia cresce. Per molti, la pensione INPS è l’unica fonte di reddito, e ritrovarsi senza soldi da un giorno all’altro può diventare un vero incubo. Per evitare interruzioni, è fondamentale capire come funziona questa verifica e quali sono le modalità per completarla in tempo.
Come funziona l’accertamento dell’esistenza in vita
L’accertamento dell’esistenza in vita è un controllo adottato dall’INPS per evitare l’erogazione indebita delle pensioni all’estero. La verifica avviene ogni anno e segue un calendario stabilito in base alla residenza del pensionato all’estero.
Il processo inizia con l’invio di un modulo personalizzato da parte di Citibank N.A., l’istituto che gestisce il pagamento delle pensioni INPS all’estero. Il pensionato deve compilare il modulo e farlo autenticare da un’autorità riconosciuta, come un funzionario consolare, un notaio o un’autorità locale. La documentazione deve essere restituita entro la data stabilita.

Se l’attestazione dell’esistenza in vita non viene inviata nei tempi previsti, l’INPS blocca il pagamento e prevede la riscossione in contanti presso un’agenzia Western Union. Se il pensionato all’estero non si presenta a ritirare la somma e non invia il modulo, il pagamento viene sospeso completamente fino alla risoluzione della situazione.
Cosa fare per evitare la sospensione della pensione
Per evitare la sospensione della pensione, è essenziale rispettare le scadenze INPS e seguire attentamente le istruzioni. Il modulo ricevuto deve essere compilato correttamente e firmato in presenza di un’autorità competente. Inoltre, è consigliabile controllare regolarmente la posta e, in caso di ritardi, contattare tempestivamente Citibank N.A. o un patronato per ricevere assistenza.
L’INPS ha introdotto alcune alternative per semplificare la procedura, tra cui la verifica tramite videochiamata, che permette di autenticare la propria identità senza doversi recare fisicamente presso un ufficio. Inoltre, molti patronati all’estero offrono supporto gratuito per la compilazione e l’invio della documentazione, aiutando i pensionati all’esteroa evitare errori che potrebbero compromettere la continuità dei pagamenti.
Essere informati è fondamentale. I pensionati italiani all’estero devono prestare attenzione alle comunicazioni ufficiali e, in caso di dubbi, contattare direttamente l’INPS o il servizio di assistenza di Citibank N.A.. Seguire correttamente questa procedura garantisce la regolarità della pensione e permette di vivere con maggiore serenità, senza il rischio di perdere il proprio reddito per una semplice dimenticanza.