Cosa succede ai tuoi asset digitali dopo la tua morte? Senza una strategia chiara, criptovalute, account e dati sensibili possono scomparire. Ecco come proteggerli.
Nell’era digitale, accumuliamo sempre più beni digitali, dai profili social ai wallet di criptovalute, fino ai documenti archiviati nel cloud. Tuttavia, a differenza dei conti bancari tradizionali, questi asset non vengono automaticamente trasferiti agli eredi.

Senza una pianificazione adeguata, il rischio è che vadano persi per sempre, lasciando i propri cari senza accesso a informazioni preziose o somme di denaro considerevoli. Ma come si può evitare questo scenario?
Cosa si intende per eredità digitale? Criptovalute e il rischio di perdita definitiva
Con eredità digitale si fa riferimento all’insieme degli asset digitali che una persona possiede, inclusi:
- Criptovalute conservate in wallet digitali;
- Account bancari online e strumenti finanziari digitali;
- Profili social come Facebook e LinkedIn;
- Archivi cloud, email e documenti digitali;
- Abbonamenti digitali come servizi di streaming.
La gestione di questi asset dopo la morte presenta sfide sia legali che tecniche. Molte piattaforme non prevedono procedure chiare per l’accesso agli account dei defunti, mentre alcune criptovalute, prive di un intermediario centrale, possono risultare irrecuperabili senza le chiavi private.
Uno dei problemi principali riguarda le criptovalute. A differenza di conti bancari e depositi tradizionali, i wallet digitali non sono intestati a un nome specifico e non prevedono un meccanismo automatico di trasferimento agli eredi. Senza la chiave privata, il denaro contenuto in un wallet può diventare inaccessibile.

Alcuni casi famosi hanno evidenziato questa criticità: investitori deceduti senza lasciare istruzioni sulle proprie chiavi di accesso hanno portato alla perdita di milioni di euro in criptovalute. Per questo motivo, è essenziale adottare strategie efficaci per la loro gestione post-mortem.
Come proteggere i tuoi asset digitali per i tuoi eredi
Per garantire la trasmissione sicura degli asset digitali, ecco alcune soluzioni pratiche da adottare:
- Redigere un testamento digitale: Un documento legale in cui specificare l’esistenza di beni digitali e come dovrebbero essere gestiti dagli eredi.
- Utilizzare servizi di custodia professionali: Alcune aziende offrono soluzioni per la gestione post-mortem delle credenziali di accesso agli account digitali.
- Creare un archivio sicuro: Salvare login, password e chiavi private in un gestore di password o su dispositivi fisici protetti.
- Impostare eredi digitali su piattaforme specifiche: Servizi come Facebook e Google consentono di designare una persona che possa accedere agli account in caso di decesso.
Aspetti legali e criticità
Nonostante l’importanza dell’eredità digitale, le normative in molti paesi non sono ancora del tutto chiare. In Italia non esiste una legge specifica sulla successione dei beni digitali, quindi molte questioni vengono risolte caso per caso.
Alcune piattaforme prevedono termini di servizio che impediscono l’accesso agli account da parte di terzi, anche in caso di morte del titolare. Questo può creare difficoltà per gli eredi, che potrebbero dover intraprendere azioni legali per ottenere l’accesso agli asset.
Con la crescente digitalizzazione della vita quotidiana, proteggere il proprio patrimonio digitale diventa essenziale. Pianificare la gestione degli asset online non è solo una questione finanziaria, ma anche un modo per evitare che informazioni e ricordi personali vadano persi. Adottare le giuste precauzioni oggi può fare la differenza per i propri eredi domani.