Bonus insegnanti: precari esclusi dalla Carta del Docente, ora è battaglia legale!

Ancora una volta i docenti precari si trovano esclusi dalla Carta del Docente, il bonus annuale di 500 euro destinato alla formazione degli insegnanti. Nonostante diverse sentenze favorevoli, il Ministero dell’Istruzione non ha ancora esteso automaticamente il beneficio a chi lavora con contratti a tempo determinato. Ora i ricorsi si moltiplicano, e molti insegnanti iniziano la battaglia legale per ottenere quanto spetta loro.

L’ingiustizia dell’esclusione dei docenti precari dalla Carta del Docente non è una novità. La misura, introdotta nel 2016 con la Legge 107, conosciuta come “Buona Scuola”, è riservata esclusivamente agli insegnanti di ruolo, lasciando fuori i precari nonostante svolgano lo stesso lavoro.

insegnante
Ancora una volta il bonus insegnanti è negato ai precari – crypto.it

Negli anni, diverse sentenze hanno riconosciuto l’illegittimità di questa esclusione, ma il Ministero dell’Istruzione non ha ancora provveduto ad adeguarsi. Di conseguenza, migliaia di docenti precari sono costretti a fare ricorso per ottenere il bonus e recuperare gli arretrati degli anni passati.

Perché i docenti precari sono esclusi dalla Carta del Docente?

La Carta del Docente è stata concepita per favorire la formazione e l’aggiornamento professionale degli insegnanti, consentendo l’acquisto di libri, corsi di formazione, dispositivi elettronici e altri strumenti didattici. Tuttavia, la normativa iniziale ha previsto l’accesso solo per il personale a tempo indeterminato, escludendo chi ha contratti a tempo determinato.

Secondo il Ministero, questa differenza di trattamento è giustificata dalla stabilità del rapporto di lavoro, ma i giudici hanno più volte ribadito che non esiste alcuna ragione valida per negare il bonus ai docenti precari, che hanno gli stessi obblighi e responsabilità dei colleghi di ruolo.

insegnante in classe
Continua il contrasto tra il Ministero e la Corte di Giustizia Europea – crypto.it

Nel 2022, una sentenza del Consiglio di Stato ha confermato che l’esclusione dei docenti precari dalla Carta del Docente è contraria ai principi costituzionali di uguaglianza e buon andamento della pubblica amministrazione. Inoltre, la Corte di Giustizia Europea ha stabilito che tale discriminazione viola la normativa UE sulla parità di trattamento tra lavoratori a tempo determinato e indeterminato.

Come ottenere il bonus attraverso il ricorso?

Dato che il Ministero non ha ancora esteso la Carta del Docente ai precari, l’unico modo per ottenere il bonus è presentare ricorso. Negli ultimi mesi, diversi tribunali del lavoro hanno riconosciuto il diritto dei docenti precari a ricevere il bonus di 500 euro per ogni anno di servizio, costringendo il Ministero al pagamento degli arretrati.

Per avviare un ricorso, è necessario rivolgersi a un avvocato specializzato o a un sindacato che offra assistenza legale. Il procedimento prevede:

  • La raccolta della documentazione che attesti i contratti a tempo determinato;
  • La presentazione del ricorso presso il tribunale del lavoro;
  • L’attesa della sentenza, che in molti casi ha già dato esito positivo per i docenti precari.

Alcuni insegnanti hanno già ottenuto il riconoscimento del diritto e il pagamento degli arretrati relativi agli ultimi cinque anni. Questo ha spinto sempre più docenti precari a intraprendere azioni legali per far valere i propri diritti.

La questione della Carta del Docente per i precari è tutt’altro che risolta. Nonostante le numerose sentenze favorevoli, il Ministero continua a non riconoscere il bonus a chi non ha un contratto a tempo indeterminato, costringendo gli insegnanti a ricorrere alla giustizia per vedersi riconosciuto un diritto che spetterebbe loro di default. La battaglia legale è solo all’inizio, e sempre più docenti precari stanno scegliendo di far valere le proprie ragioni nei tribunali.

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