NVIDIA in crisi? Numeri record, ma il titolo crolla! Gli analisti cauti: il peggio deve ancora arrivare?

NVIDIA supera le attese, ma gli analisti restano cauti: il rally è finito o c’è ancora spazio per crescere?

I risultati finanziari di NVIDIA per il quarto trimestre del 2024 hanno battuto le aspettative di Wall Street, con un fatturato di 39,3 miliardi di dollari, in crescita del 78% rispetto all’anno precedente. Anche l’utile per azione (EPS) ha superato le previsioni, attestandosi a 0,89 dollari contro gli 0,85 dollari stimati dagli analisti. Numeri impressionanti, che confermano la leadership dell’azienda nel settore AI e semiconduttori. Tuttavia, nonostante questa performance, il titolo ha subito una flessione del 4%, segno che il mercato inizia a interrogarsi sulla sostenibilità della crescita della società e sui margini di profitto futuri.

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NVIDIA presenta numeri record, ma gli analisti sono prudenti – crypto.it

Gli investitori sembrano ora più cauti nel valutare il potenziale di crescita di NVIDIA, considerato il contesto sempre più competitivo e i segnali di rallentamento del settore tecnologico. L’elevata capitalizzazione dell’azienda solleva dubbi su quanto ancora il titolo possa apprezzarsi nel breve termine, a meno che non emergano nuovi catalizzatori di crescita.

Il rallentamento della crescita preoccupa gli analisti

Sebbene NVIDIA continui a dominare il settore dei chip AI, alcuni esperti ritengono che la crescita potrebbe aver raggiunto il suo picco. Gil Luria, analista di DA Davidson, ha sottolineato che, nonostante il valore azionario di NVIDIA sia aumentato di oltre il 1.700% negli ultimi cinque anni, la velocità di crescita dei ricavi sta rallentando. Nel quarto trimestre, l’aumento del 78% è stato il più basso degli ultimi due anni, il che potrebbe indicare un futuro meno brillante rispetto al passato.

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È il rallentamento della crescita di NVIDIA che preoccupa gli analisti – crypto.it

Un altro punto critico riguarda i margini di profitto. NVIDIA ha registrato un margine lordo del 73,5% nel quarto trimestre, ma ha già previsto un calo al 71% nel primo trimestre del 2025. Questo declino è dovuto ai costi elevati della produzione dei nuovi chip Blackwell, progettati per mantenere la leadership nel settore dell’intelligenza artificiale. La crescente competizione da parte di aziende cinesi e altri colossi tecnologici potrebbe ulteriormente erodere i margini nel medio termine.

Reazioni contrastanti: chi crede ancora in NVIDIA?

Non tutti gli analisti vedono segnali di rallentamento come un pericolo imminente. Morgan Stanley ha aumentato il suo prezzo obiettivo per le azioni NVIDIA a 162 dollari, evidenziando la forte domanda per i nuovi chip AI. Bank of America si è spinta oltre, fissando un target di 200 dollari, puntando sul fatto che aziende come Microsoft, Meta, Amazon e Alphabet continueranno a investire massicciamente in infrastrutture AI.

Altri esperti, però, rimangono più prudenti. JPMorgan ha mantenuto una raccomandazione “Neutrale”, evidenziando come la capitalizzazione di mercato di NVIDIA sia già a livelli estremamente elevati. Il rischio, secondo loro, è che il titolo possa non avere più margini di crescita così ampi nel breve termine, a meno di ulteriori innovazioni rivoluzionarie.

Nonostante le preoccupazioni, NVIDIA ha fornito previsioni ottimistiche per il prossimo trimestre, con stime di ricavi pari a 43 miliardi di dollari, superiori alle aspettative di Wall Street. Il CEO Jensen Huang ha ribadito la fiducia della compagnia nella crescente domanda di chip AI, sottolineando che il settore dell’automotive, della robotica e dei data center continuerà a trainare la crescita della società nei prossimi anni.

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