Salvatore Ferragamo ha chiuso il 2024 con un drastico calo dell’utile operativo adjusted, che si è più che dimezzato rispetto all’anno precedente. Il rallentamento delle vendite, soprattutto in Asia e nel settore wholesale, ha influito negativamente sulle performance della storica maison fiorentina.
Il 2024 si è rivelato un anno difficile per Ferragamo, che ha registrato un calo del fatturato pari all’8,2% a tassi di cambio costanti e del 10,5% a tassi correnti, portando i ricavi a 1,035 miliardi di €. Il quarto trimestre ha segnato una diminuzione del 4%, confermando la debolezza del brand in un mercato del lusso sempre più competitivo. La flessione più marcata è avvenuta nell’area Asia-Pacifico, dove le vendite sono scese del 14,9% nel secondo trimestre dell’anno. Anche il mercato europeo ha subito un calo, con vendite in diminuzione del 16,3% nella prima metà del 2024.
Oltre alle difficoltà nei mercati internazionali, Salvatore Ferragamo ha dovuto affrontare un calo della domanda nei negozi monomarca e una riduzione delle vendite nel settore wholesale, a causa di una minor propensione all’acquisto da parte dei consumatori di fascia alta. Questo ha avuto un impatto diretto sulla redditività dell’azienda: l’utile operativo adjusted è passato da 79 milioni di € nel 2023 a 35 milioni di € nel 2024. Per far fronte a questa crisi, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre un dividendo di appena 0,10 € per azione, un valore significativamente inferiore rispetto agli anni precedenti.
Negli ultimi 30 giorni, diversi analisti hanno aggiornato le loro raccomandazioni sul titolo Salvatore Ferragamo:
Queste raccomandazioni riflettono un atteggiamento cauto degli investitori nei confronti del titolo, con indicazioni che suggeriscono un periodo di incertezza per il brand.
Il prezzo obiettivo medio per il titolo Salvatore Ferragamo, calcolato sulla base delle raccomandazioni degli analisti, è di 6,32 €, con un massimo di 8,00 € e un minimo di 5,70 €. Al 5 marzo 2025, il titolo è quotato a 6,78 €, leggermente superiore al target price medio. Questo dato suggerisce che il titolo potrebbe essere sopravvalutato rispetto alle attese degli analisti, che restano cauti sulle prospettive future.
Le difficoltà incontrate da Salvatore Ferragamo si inseriscono in un contesto di trasformazione del mercato del lusso, dove marchi come LVMH e Kering stanno consolidando la loro posizione attraverso strategie di espansione e acquisizioni. Nel tentativo di riposizionarsi, il brand potrebbe dover rivedere le sue strategie di marketing e potenziare il segmento dell’e-commerce, che sta diventando sempre più centrale nel settore del lusso. La maison fiorentina dovrà quindi ridefinire il proprio posizionamento e trovare nuove strategie per tornare competitiva.
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