Elena ha deciso di aprire la partita IVA in regime forfettario perché voleva semplificare la gestione fiscale della sua attività. Con un’imposta fissa al 15% o al 5% per i primi anni, l’idea di evitare complicati calcoli di detrazioni e deduzioni le sembrava vantaggiosa.
Tuttavia, c’era un dettaglio che non aveva considerato: oltre al suo reddito da libera professionista, percepisce anche introiti dagli affitti di diversi immobili.

Ed è qui che la situazione fiscale si complica. Può sfruttare delle detrazioni? Può ridurre le tasse in qualche modo? La risposta non è scontata, ma ci sono alcune strategie che potrebbero aiutarla a pagare meno imposte senza violare le normative vigenti.
Regime forfettario e detrazioni fiscali: un rapporto complicato
Chi aderisce al regime forfettario non può detrarre le spese come chi è nel regime ordinario. Questo perché il calcolo dell’imposta avviene in modo diverso: invece di sottrarre i costi reali dai ricavi, viene applicato un coefficiente di redditività che determina il reddito imponibile su cui si calcola l’imposta sostitutiva.

Significa, in pratica, che Elena non può detrarre le spese mediche, gli interessi del mutuo o le ristrutturazioni edilizie dal suo reddito da libera professionista. Però c’è un’eccezione: i contributi previdenziali obbligatori. Questi possono essere sottratti dal reddito prima di applicare l’imposta, offrendo un margine di risparmio. Perciò, se Elena versa contributi alla gestione separata INPS o ad altri enti previdenziali, può ridurre il carico fiscale del suo regime forfettario.
Come si tassano i redditi da affitto?
Se per la sua attività professionale il regime forfettario non le consente molte detrazioni, i redditi da affitto seguono una strada diversa. Questi vengono tassati secondo le regole ordinarie dell’IRPEF, indipendentemente dal regime fiscale scelto per la sua attività. Questo significa che Elena può applicare le detrazioni e deduzioni previste dalla legge per i proprietari di immobili, come le spese di manutenzione ordinaria, le imposte locali (come l’IMU) e le eventuali commissioni pagate ad agenzie immobiliari per la gestione degli affitti. Inoltre, se gli immobili sono concessi in affitto con contratto a canone concordato, potrebbe beneficiare di una riduzione dell’imposta.
Se Elena riesce a bilanciare i suoi redditi forfettari e quelli da affitto, potrebbe ottenere un vantaggio fiscale notevole. Mentre con il forfettario non può detrarre molte spese, sugli affitti può sfruttare detrazioni e riduzioni, compensando parte delle tasse che paga sulla sua attività professionale. In questo modo, la sua posizione fiscale può risultare più vantaggiosa rispetto a chi ha solo un reddito da lavoro autonomo in regime forfettario.
Gestire una doppia fonte di reddito può sembrare complicato, ma con un’attenta pianificazione Elena può evitare di pagare più tasse del dovuto. Comprendere le regole specifiche di ogni tipologia di reddito è essenziale per sfruttare al massimo le opportunità offerte dal sistema fiscale.