Sai che dal 2026 le famiglie potranno ottenere una detrazione fiscale ancora più vantaggiosa per le spese scolastiche? Scopri come funziona e chi può beneficiarne!
Giovanna e Francesco sono una coppia con due figli: Matteo, 9 anni, e Sofia, 15 anni. Ogni anno, come tutti i genitori, devono far fronte alle spese per la scuola, dalle gite scolastiche ai corsi extrascolastici fino alla mensa.
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Fino a poco tempo fa, non sapevano di poter recuperare una parte di questi costi attraverso una detrazione fiscale Irpef dedicata proprio alle spese scolastiche. Dopo essersi informati, hanno scoperto che compilando correttamente il modello 730, avrebbero potuto ottenere un rimborso significativo. Ma la vera sorpresa è arrivata con l’ultima Legge di Bilancio: dal 2026, il tetto massimo della detrazione salirà, permettendo di ottenere un bonus fiscale ancora più alto. Ecco come funziona e cosa bisogna sapere per non perdere questa opportunità.
Come funziona la detrazione per le spese scolastiche
Non tutti sanno che è possibile ridurre l’Irpef da pagare grazie a una detrazione specifica per le spese scolastiche sostenute per i figli a carico. Questa agevolazione consente di recuperare il 19% delle spese sostenute, fino a un massimo di 800 euro (era così per il 2024), cifra che salirà a 1.000 euro nel 2025, portando la detrazione massima a 190 euro per figlio.
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Una delle caratteristiche più interessanti di questa detrazione è che non dipende dall’ISEE, quindi ne possono beneficiare tutte le famiglie, indipendentemente dal reddito. Inoltre, si applica a tutti gli studenti che frequentano scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori, sia pubbliche che private.
Ma quali sono le spese detraibili? Tra queste troviamo:
Tasse di iscrizione e frequenza scolastica
Mensa e servizi integrativi
Gite scolastiche ed escursioni didattiche
Corsi di lingua, musica, teatro e arte
Esami di Stato e tasse per il diploma
Attenzione, però: non rientrano tra le spese detraibili l’acquisto di libri, zaini e cancelleria, che restano a totale carico delle famiglie.
Cosa cambia nel 2026 e come richiedere il bonus
A partire dal 2026, grazie all’aumento del tetto massimo delle spese agevolabili, le famiglie potranno ottenere una detrazione più conveniente. Per esempio, se Giovanna e Francesco nel 2025 avranno speso 900 euro per Matteo e 1.000 euro per Sofia, potranno recuperare rispettivamente 171 e 190 euro.
Per beneficiare della detrazione, non è necessaria una richiesta formale: basta inserire le spese nel modello 730, alla sezione oneri e spese (righi E8-E12), utilizzando il codice 12 per indicare quelle relative alla frequenza scolastica.
È fondamentale che i pagamenti siano tracciabili (bonifico, carta, assegno) e che si conservino le ricevute fiscali, sulle quali devono essere riportati il nome dello studente, la scuola e la motivazione della spesa.
Questa agevolazione si aggiunge ad altri strumenti di sostegno alle famiglie, come l’assegno unico e il bonus asilo nido, contribuendo a rendere l’istruzione più accessibile. Con il potenziamento della misura nel 2026, vale la pena iniziare subito a tenere traccia delle spese scolastiche per non perdere l’opportunità di un risparmio concreto.