Donald Trump lancia l’idea di un dimezzamento della spesa militare attraverso colloqui con Russia e Cina. Un cambiamento epocale che potrebbe avere un impatto significativo sul settore della difesa, compresa Leonardo-Finmeccanica. Gli analisti valutano le conseguenze sui mercati e sulle strategie aziendali.
Quando un leader mondiale propone una revisione radicale della spesa militare, le reazioni non tardano ad arrivare. L’industria della difesa globale si regge su contratti miliardari e su piani di investimento a lungo termine, quindi una possibile riduzione dei budget militari potrebbe ridefinire le dinamiche del settore. Leonardo-Finmeccanica, colosso dell’aerospazio e della difesa, è tra le aziende più esposte a un possibile calo della domanda di armamenti.

Ma quanto è concreta questa prospettiva? E quali potrebbero essere le ripercussioni sul valore del titolo? Analizziamo i possibili scenari.
Una proposta rivoluzionaria e il suo impatto sulla difesa globale
Donald Trump ha recentemente dichiarato di voler avviare colloqui con Russia e Cina per ridurre drasticamente la spesa militare globale, fino a un possibile dimezzamento dei budget destinati agli armamenti. L’obiettivo dichiarato è evitare una corsa agli armamenti e liberare risorse per altre necessità economiche. Se questa proposta venisse accolta, il settore della difesa potrebbe subire una trasformazione senza precedenti.
Leonardo-Finmeccanica, attore chiave nel comparto aerospaziale, ha una forte esposizione ai contratti governativi, sia in Italia che a livello internazionale. La sua capacità di adattarsi a un nuovo scenario dipenderà dalla diversificazione del suo portafoglio. Attualmente, l’azienda ha una solida presenza nel settore civile, ma i ricavi derivanti dalla difesa rappresentano ancora una parte predominante del business.

Gli analisti sottolineano che una riduzione dei budget militari potrebbe comportare una minore domanda per jet da combattimento, elicotteri e sistemi di difesa avanzati. Tuttavia, alcuni esperti ritengono che, anche in un contesto di minori spese, Leonardo-Finmeccanica potrebbe trovare opportunità nel mercato della sicurezza informatica e nelle nuove tecnologie militari a basso costo.
L’andamento del titolo e le raccomandazioni degli analisti
Le azioni di Leonardo-Finmeccanica hanno mostrato un’elevata volatilità in risposta alle dichiarazioni di Trump. Gli investitori valutano attentamente l’impatto potenziale sulle prospettive di crescita dell’azienda. Secondo TradingView, il prezzo obiettivo medio del titolo è di 31,24 euro, con una stima massima di 35,50 euro e una minima di 23,00 euro.
Negli ultimi 30 giorni, le principali banche d’investimento hanno espresso giudizi contrastanti. Intesa Sanpaolo ha confermato un rating “Buy” con un target di 35,50 euro, mentre Banca Akros ha mantenuto “Accumulate” con un target di 32,00 euro. Equita Sim, invece, ha ribadito “Buy” con un target di 29,00 euro.
Dai dati raccolti emerge che 13 analisti consigliano “Compra”, 4 “Mantieni” e 2 “Vendi”, evidenziando un sentiment generalmente positivo, ma con una certa prudenza. La dipendenza del titolo da decisioni geopolitiche e strategiche è un fattore che potrebbe influenzare ulteriormente il mercato.
Il futuro di Leonardo-Finmeccanica dipenderà dalla capacità dell’azienda di adattarsi a un eventuale cambiamento nelle strategie militari globali. Se Trump dovesse realmente avviare trattative con Russia e Cina, e se queste dovessero concretizzarsi in un calo effettivo della spesa militare, le ripercussioni potrebbero essere profonde. Gli investitori e i manager dell’azienda dovranno monitorare attentamente gli sviluppi per capire come posizionarsi in un mercato della difesa in possibile evoluzione.