Un padre previdente, un obiettivo chiaro e due strategie d’investimento: ma quanto potranno crescere i suoi risparmi? Scopri come un mix tra BTP e mercati azionari potrebbe fare la differenza nel lungo periodo e cosa potrebbe aspettarsi quando sua figlia compirà 30 anni.
Pasquale è un papà come tanti: lavora sodo, pensa al futuro e vuole offrire alla sua bambina le migliori opportunità possibili. Sua figlia Laura ha solo 2 anni, ma Pasquale ha già le idee chiare su come investire per garantirle un capitale solido quando avrà 30 anni.
Ha 100.000 euro disponibili e non vuole lasciarli fermi sul conto corrente. Dopo essersi informato, ha deciso di suddividerli tra due strategie: 50.000 euro in un BTP a lunga scadenza e altri 50.000 euro sui mercati azionari.
Due strade diverse, due modi di investire: da un lato, un investimento a reddito fisso, più sicuro e prevedibile; dall’altro, il potenziale di crescita dei mercati azionari, con un rendimento medio del 10% annuo. Ma cosa può aspettarsi Pasquale tra 27 anni? Quanto diventeranno questi soldi? E quale delle due scelte gli garantirà il miglior risultato? Vediamolo nel dettaglio.
Investire in BTP significa optare per la sicurezza: si conosce già il rendimento e l’importo che si otterrà alla scadenza. Pasquale ha scelto il BTP Tf 1,7% St51 Eur, con una scadenza fissata per il 2051.
Dati alla mano, il prezzo di acquisto del BTP è di 64,82. Questo significa che con 50.000 euro Pasquale potrà acquistare circa 77.124,44 euro di valore nominale del titolo.
Ecco cosa significa in pratica:
Cedola annua: il BTP paga un interesse dell’1,7% annuo sul valore nominale, quindi Pasquale riceverà 1.311 euro lordi all’anno, che corrispondono a 1.144 euro netti.
Totale incassato in cedole in 27 anni: 30.888 euro netti.
Capitale a scadenza: essendo un titolo a reddito fisso, alla scadenza nel 2051 riceverà il valore nominale investito, quindi 77.124,44 euro.
Totale finale ottenuto (cedole + capitale): 108.012 euro netti.
Ma Pasquale non si limiterà a incassare le cedole: ogni anno reinvestirà l’importo netto delle cedole nei mercati azionari, con un rendimento medio annuo del 10%. Vediamo come cambia il risultato.
L’altra metà del capitale di Pasquale, 50.000 euro, verrà investita subito sui mercati azionari internazionali, che storicamente hanno offerto un rendimento medio del 10% netto annuo. Inoltre, ogni anno, le cedole del BTP verranno reinvestite in azioni, aumentando così il capitale investito nei mercati azionari.
Utilizzando la formula dell’interesse composto, calcoliamo il valore futuro:
Capitale iniziale investito in azioni: 50.000 euro.
Reinvestimento delle cedole: ogni anno Pasquale investirà gli 1.144 euro netti ricevuti dal BTP nei mercati azionari.
Crescita totale nel tempo: sommando l’effetto dell’interesse composto su questi reinvestimenti annuali, il capitale totale crescerà in modo esponenziale.
Dopo 27 anni, il capitale azionario iniziale di 50.000 euro e le cedole reinvestite cresceranno fino a circa 640.000 euro!
Ecco il confronto tra le due strategie:
Investimento in solo BTP: garantisce alla scadenza 108.000 euro netti.
Investimento in azioni senza cedole: porta a circa 544.000 euro.
Investimento combinato con cedole reinvestite: potrebbe arrivare a 640.000 euro.
Guardando i numeri, la differenza è evidente: grazie al reinvestimento delle cedole, il capitale di Pasquale può crescere ancora di più, senza rinunciare alla sicurezza del BTP.
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