Nel 2025, gli stipendi dei lavoratori dipendenti subiranno un cambiamento importante grazie alle nuove aliquote IRPEF e al taglio del cuneo fiscale. Se da un lato il governo promette aumenti, dall’altro molti lavoratori si chiedono: quanto sarà il beneficio reale? E, soprattutto, chi ne trarrà maggior vantaggio?
Immagina di ricevere il tuo cedolino paga e di trovare qualche euro in più: sarà solo un’illusione o un vero e proprio aiuto? Per rispondere a questa domanda, analizzeremo tre casi concreti, mettendo a confronto tre lavoratori con redditi differenti.

Emiliana, Luca e Sandro rappresentano le principali fasce di contribuenti e, grazie a loro, capiremo chi guadagnerà di più e chi rimarrà deluso dalle nuove misure fiscali.
Come cambia l’IRPEF: chi pagherà meno tasse?
Il sistema di tassazione subirà una semplificazione passando da quattro a tre scaglioni. Questo significa che, a seconda del reddito, alcuni lavoratori pagheranno meno tasse mentre altri potrebbero non percepire grandi differenze. Ecco le nuove aliquote:
23% per redditi fino a 28.000 euro
35% per redditi tra 28.001 e 50.000 euro
43% per redditi oltre 50.000 euro.

Questa modifica aiuta chi si trova nella fascia intermedia, cioè tra 28.000 e 50.000 euro, che prima pagava il 38% e ora pagherà solo il 35%. Ma come si traduce questo in cifre reali? Facciamo un esempio concreto con Luca, che guadagna 35.000 euro lordi annui. Grazie alla riduzione dell’aliquota, pagherà circa 500 euro in meno di tasse rispetto al 2024. Per Emiliano, che guadagna 20.000 euro, l’impatto sarà minore, mentre Sandro, con 55.000 euro annui, continuerà a versare il 43% per la parte di reddito sopra i 50.000 euro.
Il taglio del cuneo fiscale: soldi in più in busta paga
Oltre alla modifica delle aliquote IRPEF, il governo ha previsto un taglio del cuneo fiscale per aumentare il reddito netto dei lavoratori. La misura si applica in due modi:
Per redditi fino a 20.000 euro, viene riconosciuto un bonus percentuale:
7,1% per chi guadagna fino a 8.500 euro
5,3% per chi sta tra 8.501 e 15.000 euro
4,8% per chi guadagna tra 15.001 e 20.000 euro
Questo significa che Emiliana riceverà circa 960 euro annui in più, ossia 80 euro al mese. Non una cifra enorme, ma comunque un piccolo aiuto.
Per redditi tra 20.001 e 40.000 euro, viene introdotta una detrazione fiscale di 1.000 euro, decrescente fino a 40.000 euro.
Luca, che rientra in questa fascia, avrà quindi 1.000 euro in più all’anno, oltre al risparmio IRPEF. In totale, il suo stipendio netto salirà di circa 1.500 euro annui.
Sandro, invece, non potrà beneficiare di nessuno di questi sconti, poiché il suo reddito è superiore ai 40.000 euro. Questo significa che il suo stipendio netto rimarrà quasi invariato, anzi, potrebbe subire un leggero aumento delle tasse sulla parte di reddito sopra i 50.000 euro.
Chi ci guadagna di più nel 2025?
Dai numeri emerge un quadro chiaro: il grande vincitore di questa riforma è chi guadagna tra 35.000 e 40.000 euro, come Luca, che avrà un beneficio netto di circa 125 euro al mese. Per Emiliana, con 20.000 euro annui, il vantaggio sarà più contenuto, mentre Sandro non noterà particolari miglioramenti.
Questa manovra sembra quindi favorire chi sta nella fascia medio-alta, ma senza penalizzare le fasce più basse. Tuttavia, chi supera i 50.000 euro potrebbe sentirsi escluso dai benefici.