ISEE e separazione di fatto: attenzione a questa regola che può penalizzarti

Scopri cosa succede quando due coniugi sono separati di fatto, ma non legalmente. Può davvero cambiare la loro situazione ai fini dell’ISEE? La risposta potrebbe sorprenderti, perché la normativa non sempre segue la logica del buon senso. E se vivono in due case diverse? E se hanno già preso strade separate? Leggi per capire come funziona davvero!

Quando una coppia si separa nella vita quotidiana, spesso le cose si complicano anche dal punto di vista burocratico. Non sempre, infatti, la legge considera “separati” coloro che non vivono più insieme. Se manca un atto ufficiale, agli occhi dello Stato, marito e moglie sono ancora uniti.

Persone che litigano
ISEE e separazione di fatto: attenzione a questa regola che può penalizzarti-crypto.it

Questo principio ha conseguenze molto concrete, soprattutto quando si parla di ISEE e di accesso a bonus e agevolazioni. Per chi si trova in questa situazione, capire le regole è fondamentale per evitare sorprese. Ma quando una coppia può davvero essere considerata separata ai fini ISEE? E in quali casi la residenza conta davvero? Analizziamo insieme le risposte a queste domande.

Coniugi separati di fatto e nucleo familiare ISEE: cosa dice la legge?

Quando si compila l’ISEE, la prima cosa da considerare è la composizione del nucleo familiare. Per la maggior parte delle persone, questo concetto è abbastanza semplice: si tratta delle persone che vivono sotto lo stesso tetto e che risultano nella stessa famiglia anagrafica. Tuttavia, per i coniugi non separati legalmente, le regole sono diverse.

Persone che si stanno per separare
Coniugi separati di fatto e nucleo familiare ISEE: cosa dice la legge?-crypto.it

Secondo il DPCM 159/2013, marito e moglie fanno parte dello stesso nucleo familiare ISEE anche se vivono in due case diverse. Non importa se, di fatto, hanno preso strade separate: senza una sentenza di separazione, ai fini dell’ISEE restano un’unica unità familiare. Questo significa che il reddito di entrambi continua a essere considerato per il calcolo dell’indicatore, con tutte le conseguenze che ne derivano.

La ragione di questa norma è evitare che le coppie fingano di essere separate per ottenere benefici fiscali. Tuttavia, questo principio non tiene conto delle situazioni reali, dove molte persone si trovano costrette a condividere il proprio reddito con un ex partner con cui non hanno più alcun legame affettivo. Ecco perché esistono alcune eccezioni importanti.

Quando i coniugi con residenze diverse NON fanno parte dello stesso nucleo familiare ISEE

Non sempre, per fortuna, due persone sposate con residenze diverse vengono considerate un unico nucleo familiare. Ci sono alcuni casi in cui la legge riconosce la separazione, anche senza che sia stato ancora emesso un divorzio definitivo. Ecco le situazioni principali:

Banconote in euro
Quando i coniugi con residenze diverse NON fanno parte dello stesso nucleo familiare ISEE-crypto.it

Separazione legale o divorzio: Se esiste una sentenza del tribunale che sancisce la separazione legale o il divorzio, i due ex coniugi vengono considerati in nuclei familiari distinti. In questo caso, l’ISEE viene calcolato separatamente per ciascuno di loro.

Procedura di separazione in corso con residenze diverse: Se è stata avviata una causa di separazione e i due coniugi non vivono più insieme, possono richiedere una valutazione per essere considerati separati ai fini ISEE. Questo, però, deve essere documentato con atti ufficiali.

Coniuge residente all’estero e iscritto all’AIRE: Se uno dei due coniugi vive all’estero ed è iscritto all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero), in alcuni casi può essere escluso dal nucleo familiare ISEE.

Autonomia economica e patrimoniale: Se entrambi i coniugi possono dimostrare di essere economicamente indipendenti e di non avere legami finanziari tra loro, possono rivolgersi all’INPS o a un CAF per richiedere una valutazione specifica del loro caso.

Tuttavia, queste eccezioni non si applicano automaticamente. Serve sempre una documentazione adeguata e, in alcuni casi, una valutazione dell’INPS che confermi la separazione economica tra i due coniugi.

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