Scopri la scelta migliore e più conveniente per investire: il segreto dei rendimenti sicuri tra BOT, BTP e conti deposito!
Manlio ha deciso di investire una parte dei suoi risparmi. Non vuole rischiare troppo, ma al tempo stesso desidera ottenere un rendimento sicuro e possibilmente superiore a quello dell’inflazione.
Scorrendo le ultime notizie sui titoli di Stato e sui conti deposito, nota che il recente BOT annuale ha un rendimento interessante, persino superiore a quello di molti BTP a breve termine. Tuttavia, alcune banche stanno offrendo conti correnti remunerati con tassi vicini al 3%. Manlio si chiede: qual è la scelta giusta per lui? Vediamo insieme quali sono le opzioni e cosa conviene fare.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha recentemente collocato un BOT annuale con scadenza il 14 gennaio 2026, codice ISIN IT0005631533. L’asta ha avuto una grande partecipazione: sono stati assegnati tutti gli 8 miliardi di euro offerti, con una domanda totale che ha sfiorato i 12 miliardi. Il rendimento lordo è stato fissato al 2,517%, con un rendimento netto del 2,044%.
Ma perché questo BOT è così interessante? La risposta è semplice: offre un rendimento superiore a tutti i BTP con durata inferiore ai tre anni. Inoltre, i BOT hanno il vantaggio di non pagare cedole, il che li rende particolarmente adatti a chi vuole evitare oscillazioni di mercato e ottenere un ritorno certo a scadenza.
I conti deposito, invece, si stanno rivelando una scelta competitiva rispetto ai BOT. Alcune banche offrono tassi d’interesse vicini al 3% lordo, con vincoli di durata variabili. Se consideriamo la tassazione sul capital gain del 26%, il rendimento netto effettivo è comunque interessante. Rispetto ai BOT, i conti deposito presentano alcuni vantaggi:
Non subiscono oscillazioni di prezzo, perché non sono strumenti di mercato.
Alcune offerte permettono di svincolare il capitale senza penalizzazioni.
Possono offrire rendimenti simili o superiori ai titoli di Stato.
Tuttavia, è importante ricordare che i titoli di Stato sono garantiti dallo Stato per l’intero importo investito, mentre i conti correnti e i conti deposito sono coperti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi solo fino a 100.000 euro per depositante per banca.
Se Manlio fosse disposto ad allungare un po’ l’orizzonte temporale, potrebbe considerare i BTP con scadenza residua tra 4 e 6 anni. Ecco due esempi interessanti:
BTP Fx 2.7% Oct27 Eur: rendimento netto del 2,16% con prezzo di riferimento a 100,56.
BTP Tf 1,65% Dc30 Eur: rendimento netto 2,79% con prezzo a 92,89.
Se invece Manlio volesse puntare su rendimenti più alti e fosse pronto a investire per 10 anni, potrebbe guardare al BTP Fx 3.85% Feb35 Eur, che offre un rendimento netto del 3,07%. Questo titolo potrebbe anche offrire potenziali guadagni a breve termine, nel caso di ulteriori tagli dei tassi da parte della BCE.
Non esiste un’unica risposta giusta. La decisione di Manlio dipenderà da quanto tempo può tenere immobilizzati i suoi soldi e da quale livello di rischio è disposto a sopportare.
Se cerca sicurezza assoluta nel breve termine, il BOT annuale è un’ottima scelta.
Se è disposto a vincolare il capitale per ottenere un rendimento leggermente superiore, allora un conto deposito potrebbe fare al caso suo.
Se invece ha un orizzonte temporale più lungo e vuole accedere a rendimenti più elevati, i BTP con scadenza superiore ai 4 anni offrono un’interessante opportunità.
Manlio ha diverse opzioni tra cui scegliere, ma la vera domanda è: quanto è disposto ad aspettare per vedere crescere il suo investimento?
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