UBS prevede un rialzo storico per i prezzi dell’oro. Le banche centrali, principali acquirenti, continuano ad accumulare riserve, spingendo il metallo prezioso verso nuovi record. Scopri le prospettive e le cause dietro questa tendenza.
Il prezzo dell’oro sta vivendo un periodo di forte crescita, sostenuto principalmente dagli acquisti delle banche centrali e dall’incertezza economica globale. Secondo UBS, il metallo prezioso potrebbe raggiungere nuovi massimi nel 2025, rappresentando una copertura ideale contro le fluttuazioni economiche e geopolitiche.
Questa previsione arriva in un contesto di aumento della domanda globale e di diversificazione delle riserve valutarie da parte delle banche centrali.
UBS sottolinea che gli acquisti delle banche centrali rimangono un fattore chiave per il rialzo del prezzo dell’oro. Nel 2024, la domanda da parte di queste istituzioni ha superato le 1.000 tonnellate metriche, consolidando una tendenza iniziata negli ultimi cinque anni. Le banche centrali, soprattutto in paesi emergenti, vedono nell’oro un’alternativa sicura per diversificare le riserve valutarie, riducendo la dipendenza dal dollaro statunitense.
L’incertezza economica e geopolitica gioca un ruolo cruciale. Con l’aumento dei rischi legati al debito pubblico degli Stati Uniti e alle tensioni commerciali globali, l’oro si conferma come un bene rifugio. Secondo UBS, questa combinazione di fattori spinge le stime verso un target price di 2.850 dollari l’oncia entro la fine del 2025.
Inoltre, i bassi tassi di interesse reali, combinati con l’inflazione persistente, rendono il metallo prezioso un investimento ancora più attraente. UBS suggerisce che gli investitori continuino a mantenere una quota significativa di oro nei portafogli per bilanciare i rischi.
Le prospettive rialziste di UBS sull’oro non riguardano solo le banche centrali, ma anche gli investitori privati. L’oronon è solo una copertura contro l’incertezza, ma offre anche opportunità di guadagno significativo in un contesto di volatilità del mercato. UBS raccomanda un’allocazione del 5% in oro nei portafogli bilanciati, soprattutto per gli investitori basati sul dollaro statunitense.
Il ruolo crescente delle banche centrali nel mercato dell’oro ha anche rafforzato la stabilità del prezzo del metallo prezioso. Paesi come Cina, India e Turchia sono tra i principali acquirenti, contribuendo a sostenere la domanda. Questo trend sottolinea come l’oro continui a essere una risorsa strategica nei contesti economici globali.
Gli analisti di UBS evidenziano che, nonostante il recente aumento dei prezzi, il metallo prezioso rimane competitivo rispetto ad altri asset. La crescente domanda da parte di settori come la gioielleria e l’elettronica rafforza ulteriormente la sua posizione nel mercato globale.
Le previsioni di UBS riflettono un panorama favorevole per l’oro nei prossimi anni. Gli acquisti consistenti delle banche centrali, uniti all’incertezza economica e ai bassi tassi di interesse reali, continueranno a sostenere il prezzo del metallo prezioso. Con un target di 2.850 dollari l’oncia, l’oro si conferma non solo come un bene rifugio, ma anche come un’opportunità di investimento strategica.
Per gli investitori, mantenere una quota di oro nei portafogli rappresenta una scelta prudente, soprattutto in tempi di instabilità. Questo asset, simbolo di sicurezza e valore, sembra destinato a giocare un ruolo cruciale nel futuro della finanza globale.
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