Vuoi sapere quanto potresti guadagnare dalla prossima mossa della BCE? L’impatto su mutui e prestiti

Sai quanto potresti risparmiare sulla rata del mutuo con i tagli ai tassi della BCE? Ecco come le prossime decisioni della Banca Centrale Europea previste per il 30 gennaio potrebbero alleggerire le tue spese mensili e rilanciare l’economia dell’Eurozona. Il risparmio è reale, soprattutto per chi ha scelto un mutuo a tasso variabile.  

Negli ultimi mesi, le discussioni attorno alle politiche della Banca Centrale Europea (BCE) hanno acceso il dibattito tra economisti, famiglie e investitori. Il 30 gennaio 2025 si avvicina, e con esso la possibilità concreta di un ulteriore taglio dei tassi di interesse.

Sede BCE
Vuoi sapere quanto potresti guadagnare dalla prossima mossa della BCE?-crypto.it

Ma cosa significa davvero questa decisione per le nostre tasche? E soprattutto, come impatta sui mutui e i prestiti che milioni di cittadini stanno già pagando? Se hai un mutuo o stai pensando di richiederne uno, questa potrebbe essere una svolta cruciale.

I mercati si aspettano che la BCE tagli i tassi di 25 punti base, portando il tasso di deposito al 2,75%. Questo allentamento monetario punta a sostenere una crescita economica che fatica a riprendere ritmo. Con un’inflazione al 2,4%, la scelta della BCE potrebbe sembrare controintuitiva, ma riflette l’urgenza di stimolare l’attività economica in un’Eurozona ancora fragile.

Mutui a tasso variabile: quanto puoi risparmiare realmente?

Il taglio dei tassi di interesse ha un impatto immediato sui mutui a tasso variabile, poiché le rate mensili dipendono dai tassi di riferimento aggiornati periodicamente. L’Osservatorio di MutuiOnline.it stima che, con un taglio di 25 punti base, il TAN medio per questi mutui scenderebbe al 3,68%.

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Mutui a tasso variabile: quanto puoi risparmiare realmente?-crypto.it

Per capire il beneficio reale, vediamo un caso concreto. Se hai un mutuo di 200.000 euro con una durata residua di 20 anni e un tasso attuale del 3,93%, la tua rata mensile è di circa 1.186 euro. Con il nuovo tasso al 3,68%, pagheresti circa 1.159 euro, risparmiando 27 euro al mese. In un anno, si tratta di oltre 300 euro, che in 20 anni diventano 6.480 euro di risparmio totale. È una cifra significativa, soprattutto in un periodo in cui molte famiglie faticano a far quadrare i conti.

Ma non è tutto: ulteriori tagli previsti nel corso del 2025 potrebbero portare a un risparmio ancora maggiore. Gli analisti prevedono infatti che i tassi potrebbero scendere al 2% entro fine anno, abbassando ulteriormente il costo dei mutui a tasso variabile.

Tasso fisso e prestiti personali: anche qui ci sono vantaggi

Chi ha scelto un mutuo a tasso fisso non beneficerà direttamente dei tagli dei tassi per i mutui esistenti. Tuttavia, questa potrebbe essere un’opportunità per chi desidera bloccare condizioni favorevoli per un nuovo finanziamento. I tassi fissi, infatti, tendono a scendere in risposta alle politiche monetarie espansive, offrendo soluzioni competitive per chi cerca stabilità e sicurezza a lungo termine.

Anche i prestiti personali e i finanziamenti al consumo sono influenzati dai tagli dei tassi. Sebbene l’impatto sia meno evidente rispetto ai mutui, la riduzione dei costi di finanziamento può alleggerire le rate di prestiti di medio importo. Ad esempio, un prestito di 10.000 euro a 5 anni potrebbe costare qualche euro in meno al mese, permettendo risparmi interessanti nel lungo periodo.

Le decisioni della BCE sono pensate per stimolare l’economia, ma il loro effetto si riflette concretamente sulle finanze quotidiane di famiglie e imprese.

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