I dati positivi sul mercato del lavoro statunitense spingono al ribasso Bitcoin e le principali criptovalute. La prospettiva di una politica monetaria più rigida mette in difficoltà gli asset digitali. Scopri perché i tagli dei tassi sembrano sempre più lontani.
Il recente report sull’occupazione negli Stati Uniti ha colto di sorpresa i mercati. A dicembre 2025 sono stati creati 256.000 nuovi posti di lavoro, ben al di sopra delle previsioni di 153.000. Il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1%, segnale di un’economia ancora solida e dinamica. Tuttavia, questa notizia, positiva in apparenza, ha avuto un impatto negativo sugli asset più volatili, come Bitcoin e le altre criptovalute.
Con una domanda di lavoro così robusta, la Federal Reserve (Fed) potrebbe essere meno incline a tagliare i tassi d’interesse nel breve periodo. Gli investitori, che speravano in una politica monetaria più accomodante, hanno iniziato a ridurre le loro posizioni in Bitcoin. Questo ha causato una discesa del prezzo da oltre 100.000 dollari a circa 97.000 dollari. Anche Ethereum e Dogecoin hanno subito cali significativi, con perdite superiori al 7% per ETH.
Le criptovalute, spesso considerate un rifugio contro l’inflazione, sono anche asset rischiosi e altamente speculativi. Quando l’economia mostra segnali di crescita, gli investitori tendono a preferire strumenti più sicuri, come i titoli del Tesoro statunitensi. Il rendimento del decennale ha raggiunto il 4,793%, rendendo le obbligazioni più attrattive rispetto agli investimenti in crypto.
Le minute della riunione di dicembre della Fed hanno ulteriormente rafforzato i timori. I banchieri centrali hanno segnalato che potrebbero limitare i futuri tagli ai tassi, se i dati economici continueranno a essere positivi. Questa prospettiva alimenta la volatilità del mercato crypto, che dipende fortemente da un contesto di tassi bassi per attrarre capitali.
Il calo di Bitcoin evidenzia ancora una volta quanto il mercato delle criptovalute sia sensibile alle decisioni della Federal Reserve. Se i tassi d’interesse rimarranno elevati, potremmo assistere a una fase di consolidamento, con i prezzi che faticheranno a superare i recenti massimi. Tuttavia, alcuni analisti rimangono ottimisti, sostenendo che un eventuale rallentamento economico potrebbe spingere la Fed a rivedere le sue politiche, favorendo un nuovo rally delle criptovalute.
La correlazione tra le condizioni macroeconomiche e il mercato crypto è ormai evidente. Le oscillazioni dei prezzi di Bitcoin non dipendono solo dalla domanda e dall’offerta interne al settore, ma anche da fattori esterni, come i dati sull’occupazione, le decisioni sui tassi e i rendimenti obbligazionari.
I dati positivi sul mercato del lavoro hanno frenato le speranze di un allentamento della politica monetaria, influenzando il prezzo di Bitcoin e degli altri asset digitali. La solidità economica ha ridotto l’appetito per gli investimenti più rischiosi, mentre i rendimenti dei titoli di Stato restano su livelli attraenti. Tuttavia, il contesto economico può cambiare rapidamente: il mercato delle criptovalute potrebbe beneficiare di eventuali segnali di rallentamento economico o di nuove dichiarazioni della Fed. In questo momento di incertezza, monitorare i dati macroeconomici rimane fondamentale per prevedere i prossimi movimenti delle valute digitali.
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