La nota azienda di computer e telefonia fa dietrofront: Apple rinuncia agli investimenti sull’Intelligenza Artificiale.
Un tasto dolente per molti utenti e clienti Apple. Il tema dell’Intelligenza Artificiale diviene sempre più controverso e pervasivo per coloro che si approcciano alle nuove tecnologie di ultima generazione. Solo pochi mesi fa diversi divulgatori web hanno invitato i cittadini europei ad impostare i propri profili Meta in modo tale da rifiutare categoricamente la possibilità dell’azienda di utilizzare di dati personali degli utenti per allenare l’IA. Si tratta di un’opzione disponibile sono nel nostro continente ed estranea a coloro che risiedono oltreconfine.
Nonostante lo scetticismo generale, Apple – così come molte altre aziende tra cui Microsoft e Nvidia – ha deciso di investire in un progetto volto allo sfruttamento delle nuove tecnologie per garantire ai clienti delle funzionalità innovative e soprattutto una migliore prestazione in termini di servizi. Su questo la società fondata da Steve Jobs, per quanto solo un mese fa sembrava avesse confermato il suo coinvolgimento, ha fatto dietrofront. Non si tratta di una rinuncia all’Intelligenza Artificiale, bensì di un riequilibrio in termini di denaro.
OpenAi è sostanzialmente un laboratorio di ricerca no-profit incentrato sugli studi relativi ai futuri utilizzi dell’Intelligenza Artificiale. Diverse aziende hanno deciso di investire su questo progetto, in modo da poter integrare i propri prodotti con le scoperte degli esperti. Microsoft ad esempio risulta essere il maggior investitore con un importo pari al 49% dei profitti annuali. Una percentuale, questa, destinata a crescere, poiché i suoi vertici intendono aumentare l’importo versato di un altro miliardo di dollari. Un mese fa è emerso che Apple fosse intenzionata a produrre anch’essa un investimento duraturo su OpenAi.
“Apple non è più in trattative” – si legge nella nota ufficiale – “per partecipare al round di finanziamento […] che dovrebbe raggiungere 6,5 miliardi di dollari”. Apple non è solita investire su aziende esterne ed effettivamente è emerso che i suoi vertici si sono conseguentemente assentati dall’ultimo colloquio con i possibili partner. Questo non significa che i rapporti con OpenAi debbano considerarsi conclusi.
L’azienda, di fatto, producendo un bilancio, ha sostenuto che per il laboratorio di ricerca la semplice collaborazione con Apple sia “di valore pari o superiore” al denaro. L’integrazione di OpenAi nel prossimo aggiornamento iOs 18 fungerĂ esso stesso da investimento. I due partner infatti stanno giĂ collaborando anzitempo per integrare i progetti OpenAi nella ChatGPT di Apple, la quale lavorerĂ in stretto contatto con la nota funzionalitĂ Siri.Â
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