La sicurezza, quando si parla di web diventa più che mai un tema centrale nel quotidiano dei cittadini. Troppi i rischi.
Sempre più buia la strada della rete per tutti gli utenti che ogni giorno navigano, lavorano e tutto quanto altro possibile attraverso il web. Nel corso degli ultimi anni le situazioni potenzialmente rischiose riscontrate praticamente non si contano. Ogni cittadino, almeno una volta nel corso della sua esperienza si è sicuramente confrontato con una di queste situazioni. Niente di prevedibile e addirittura, a volte, nemmeno di immaginabile, considerato il fine subdolo di tante operazioni do natura truffaldina.
Nascondersi dalle truffe e dai raggiri del web non è certo cosa facile. Cosi come anticipato, gli ultimi anni hanno visto non poche situazioni denunciate, dinamiche capaci di manomettere, per cosi dire, ogni principio di sicurezza garantito dalla rete. Al centro di tutto, nella maggior parte dei casi la buonafede degli utenti, ma non sempre le cose vanno in questo modo. Spesso, il cittadino risulta del tutto inconsapevole di quello che succede o che può succedergli da un momento all’altro.
I guai, per gli utenti, possono essere affrontati in modo passivo e del tutto inconsapevole. Di fatto, il cittadino potrebbe ritrovarsi vittima di una specifica situazione senza nemmeno averne la percezione. Uno dei rischi silenziosi, per cosi dire, è rappresentato dai cookie e dai tracker, una serie di operazioni, di fatto, che possono consentire ai siti web di spiare, nel vero senso della parola quelle che sono le abitudini di navigazione degli stessi utenti del web.
Il difficile, in certi casi è andare a comprendere quali siti possano in un modo o nell’altro operare in questo senso e quindi mettere a repentaglio informazioni personali dei singoli utenti. La sorpresa è che a comportarsi in questo modo sono proprio i siti più celebri, per esempio Google o Bing. Ogni motore di ricerca fa riferimento alle varie cronologie dei cittadini provando a utilizzare quelle informazioni a proprio favore, magari indirizzando altre specifiche situazioni.
Quello che ogni utente dovrebbe fare è andare a preservare la propria stessa sicurezza eliminando, anzi, disabilitando i cookie opzionali e lasciando in attività soltanto quelli strettamente necessaria a una buona navigazione. In alcuni casi, però, l’attivazione del cookie è obbligatoria, con il rischio, quindi, far si che lo stesso motore di ricerca diventi, di fatto, padrone di qualsiasi tendenza, preferenza, scelta, decisione degli utenti.
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