L’Istituto Nazionale di Previdenza (INPS) definisce una serie di regole per coordinarsi con altre leggi, come quelle riguardanti il cumulo dei contributi, e specifica i termini di decorrenza.
La Manovra 2024 include una proroga della Quota 103 con modifiche. Richiede 41 anni di versamenti e 62 anni di età senza applicazione degli scatti per aumento delle aspettative di vita. Tutti i contributi, inclusi quelli figurativi, sono validi, ma devono essere stati maturati da almeno 35 anni, al netto di periodi di malattia, disoccupazione e/o prestazioni equivalenti.
Nel caso di versamenti a più gestioni previdenziali (incluse le gestioni ex Enpals), è possibile applicare il cumulo dei contributi. Tuttavia, ci sono alcune situazioni in cui il cumulo non può essere utilizzato nel caso in cui in una delle gestioni previdenziali sia stato maturato un diritto a pensione autonomo.
La Manovra 2024 penalizza il calcolo della prestazione, che utilizza completamente il sistema contributivo. Questo vale per tutti, anche per coloro che possono cumulare i contributi.
L’entrata in vigore della nuova Quota 103
I dipendenti privati e autonomi hanno una scadenza di 7 mesi, mentre i dipendenti pubblici hanno una scadenza di 9 mesi. Pertanto i dipendenti privati e gli autonomi non possono ottenere la pensione prima del 2 agosto 2024 se sono gestiti dalla gestione AGO o prima del 1° settembre 2024 se sono gestiti da una gestione diversa da quella AGO: La pensione dei dipendenti pubblici non può iniziare prima del 2 ottobre 2024 se liquidata dall’AGO o dal 1° novembre 2024 se liquidata da una gestione diversa da quella AGO.
Il comma 140 della Manovra consente ai lavoratori che hanno ottenuto il diritto alla Quota 103 di continuare a lavorare.Il Bonus Maroni si applica a partire dalla decorrenza della Quota 1013, quindi i soggetti che maturano il diritto nel 2024 non possono ricevere l’esonero prima di:
- 2 agosto per i lavoratori privati con pensione AGO;
- 1° settembre per i dipendenti privati con gestione diversa da quella dell’AGO;
- 2 ottobre per i dipendenti pubblici di cui all’articolo 1, comma 2 del dlgs 165/2001 a carico della gestione AGO;
- 1° novembre per gli stessi dipendenti pubblici pensionati tramite gestione non AGO
Secondo la circolare applicativa specifica dell’INPS, chi percepisce l’assegno straordinario dei fondi di solidarietà può continuare a riceverlo fino alla prima decorrenza utile, ma la contribuzione correlata non è più dovuta dal momento in cui si matura il diritto.