Il Dl 66/2014 (articoli 3 e 4) ha stabilito una tassazione al 26% sulle rendite finanziarie (interessi e dividendi) su tutti i redditi da capitale, comprese le cedole delle azioni, gli interessi sui conti correnti (tassati per cassa e al lordo delle spese) e redditi diversi di natura finanziaria (plusvalenze e minusvalenze da transazioni su azioni, titoli rappresentativi di capitale d’impresa e altri prodotti).
Alcune rendite, come quelle sui titoli di Stato su cui è ancora applicata l’aliquota agevolata del 12,5%, sono escluse dalla tassazione ordinaria.
Vediamo in dettaglio come è strutturata la tassazione attuale e quali tipi di rendite riguarda.
Quali tipi di rendite finanziarie rientrano nella tassazione agevolata
La tassazione agevolata riguarda regole specifiche per i fondi pensioni, con tassazioni variabili in base alle diverse fattispecie Ad esempio, un fondo pensione aperto prevede rendimenti tassati al 20%. Tuttavia, se il fondo investe in titoli di stato, che sono tassati al 12,5 %, l’aliquota può anche essere inferiore.
A seconda del tipo di titoli in cui investe il fondo, i rendimenti della previdenza integrativa sono generalmente tassati con un tasso che va dal 12,5% al 20%. I titoli di stato, anche noti come titoli di debito pubblico, sono strumenti finanziari che il governo italiano emette per finanziare il suo debito. Poiché lo Stato italiano garantisce il capitale investito, sono considerati investimenti sicuri.
Questi strumenti includono Buoni del Tesoro Ordinari (BOT), Buoni del Tesoro Poliennali (BTP), Certificati di Credito del Tesoro (CCT) e Certificati del Tesoro Zero coupon. È possibile acquistare titoli di stato rivolgendosi alla propria banca o an un intermediario finanziario autorizzato sia in asta al momento dell’emissione che sul mercato secondario, dove vengono scambiati regolarmente.
Come dimostrato, la tassazione sui titoli di stato è calcolata in modo diverso rispetto alla tassazione su altri strumenti finanziari. Si applica una imposta sostitutiva del 12,5% sia sulle cedole che sulle plusvalenze. I Buoni Ordinari del Tesoro e i Certificati del Tesoro Zero Coupon non pagano interessi. Gli interessi sono calcolati come la differenza positiva tra il valore di rimborso del titolo e il prezzo di acquisto.