Bonus part-time ciclico di 550 euro: restano solo quattro mesi per richiedere una revisione della domanda di indennità per gli aventi diritto del 2022 e 2023.
Per i dipendenti di aziende private a tempo parziale ciclico nell’anno 2021 e 2022, è ancora possibile ottenere l’indennità una tantum (Bonus part-time ciclico di 550 euro) pari a 550 euro. È necessario seguire le istruzioni fornite dall’INPS nel messaggio 491/2024, che riguarda il riesame delle domande respinte e che sono state presentate entro il 15 dicembre dell’anno precedente.
I lavoratori italiani che hanno contratti part-time e che non hanno lavorato per un totale di almeno un mese (ma non più di 7 settimane e non più di 20 settimane) ricevono un indennità una tantum.
Se la domanda viene respinta dopo la verifica automatizzata, è possibile presentare una richiesta di riesame entro 120 giorni a partire dal 5 febbraio 2024, indicando la motivazione e inviando la documentazione necessaria per ottenere il bonus.
Come funziona il bonus part time ciclico di 550 euro
Secondo l’articolo 2-bis del Decreto Aiuti, il bonus part time ciclico è un sostegno finanziario per i lavoratori che ricevono retribuzioni discontinue nei settori del commercio, del turismo e dei servizi.
Nella pratica, lo strumento consiste in un pagamento una tantum di 550 euro che viene pagato ai dipendenti di aziende private che hanno un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico. Questo contratto deve avere un periodo di lavoro non completo di almeno un mese consecutivo e non deve essere inferiore a sette settimane e non superiore a venti settimane in totale.
Il contratto di lavoro a tempo parziale ciclico, anche noto come contratto a più periodi, prevede che il lavoro sia svolto solo per alcuni giorni del mese o per alcuni mesi dell’anno. Per diversi giorni, se non per mesi, non spetta lo stipendio a causa di questa articolazione del contratto.
Queste regole di base sono state successivamente aggiunte a quelle previste dal Decreto Fiscale 145/2023 e sono state estese a tutti i lavoratori con part-time ciclico che avevano subito un’interruzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno un mese.